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Protesta Caneto, il sindaco: niente colate di cemento, ma non si torna indietro

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Protesta Caneto, il sindaco: «Stiano tranquilli gli abitanti di Caneto: non abbiamo alcuna intenzione di deturpare il paese, ma dobbiamo tutelare tutti, e così faremo».

Protesta Caneto, il sindaco fermo sulla sua decisione

«Vigileremo perché la frazione non venga deturpata dal cemento, ma indietro non si torna: le decisioni prese da ormai un decennio vanno rispettate»: è la posizione della giunta comunale di Borgosesia in risposta ai residenti di Caneto preoccupati di vedere scomparire uno degli ultimi grandi prati agricoli con l’apertura dell’asta pubblica per la vendita dei terreni (edificabili) del lascito Allegra.

L’intervento del sindaco

I terreni in questione sono di proprietà della casa di riposo di Sant’Anna, donati dal Comune più di dieci anni fa: «E’ l’amministrazione del 2008 ad aver stabilito di donare il terreno di Caneto alla casa di riposo come contributo del Comune – precisa il sindaco Paolo Tiramani -, e proprio perché tale contributo fosse cospicuo si è provveduto a valorizzarlo rendendo edificabile il lotto. I progetti di crescita della casa di riposo si basano sulla disponibilità di questo terreno, e in quest’ottica risulterebbe iniquo da parte nostra rivedere l’edificabilità. Stiano tranquilli gli abitanti di Caneto: non abbiamo alcuna intenzione di deturpare il paese, ma dobbiamo tutelare tutti, e così faremo. La casa di riposo potrà contare sul valore della proprietà, ma non permetteremo la realizzazione di progetti che non risultino sicuri, conformi alle norme e decorosi».

Recuperare le aree dismesse

Un aspetto che conferma l’assessore all’urbanistica Eleonora Guida: «L’indirizzo della nostra amministrazione è di recuperare aree dismesse piuttosto che favorire l’edificabilità in nuove zone. In questo caso, tuttavia, togliere l’edificabilità significherebbe arrecare un danno significativo alla casa di riposo. Sarà nostra cura verificare con attenzione che eventuali progetti di nuovi edifici sull’area rispettino tutte le regole stabilite dal Comune, in primis che non si possano costruire fabbricati più elevati di due piani e naturalmente si daranno indirizzi agli estensori dei progetti affinché l’impatto delle costruzioni sia ridotto al minimo, nel rispetto delle caratteristiche della frazione».

 

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