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Quarona ricorda Elio Mo: fu bocciofilo e presidente della società di calcio

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Quarona ricorda Elio Mo, storico presidente e amico della Quaronese: «Ha fatto la storia della società».

Quarona ricorda Elio

Quarona piange un amico delle associazioni sportive. Elio Mo è stato un punto di riferimento per la Quaronese calcio, di cui ha anche assunto l’incarico di presidente per una decina di anni, e per la Bocciofila di cui è stato appassionato giocatore per lungo tempo. Si è spento a 82 anni.
Nato in frazione Agnona di Borgosesia, sin da giovane Elio Mo si era trasferito a Quarona dove si è stabilito definitivamente e ha avviato la propria attività professionale. Era restauratore e lucidatore di mobili antichi, attività che conduceva nel laboratorio attiguo all’abitazione di via XX Settembre, e che una volta in pensione ha proseguito per proprio diletto: «Ancora si dedicava a qualche lavoretto – ricordano i figli -, in particolare ci teneva a restaurare e sistemare statue e immagini religiose».

Il calcio

Se la grande passione di Mo erano le bocce, a cui si è dedicato sino a che le condizioni di salute glielo hanno permesso, il suo nome è legato strettamente alla Quaronese a cui ha dedicato diversi anni. Della società sportiva è stato attivo collaboratore, ricoprendo svariati incarichi, svolgendo anche il compito di guardalinee, e soprattutto restandone presidente per una decina di anni, a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta: «Un altro grande uomo che ha fatto la storia della Quaronese» lo ha ricordato sulla pagina Facebook l’attuale dirigenza della società calcistica.
«Il calcio gli piaceva ed è sempre rimasto legato alla squadra del paese – confermano i figli -, e la passione l’ha trasmessa in famiglia. Negli ultimi anni era per lui una gioia accompagnare nipoti e pronipoti agli allenamenti e alle partite».

Carattere aperto

Un affetto per la squadra del paese che ha conservato e che lo ha portato a contatto con tanti calciatori che si sono succeduti nel tempo e con cui ha mantenuto buoni rapporti: «Papà era una persona socievole, dal carattere aperto, parlava con tutti, con persone di ogni età. Era conosciuto dai suoi coetanei, così come da tanti giovani». Un aspetto meno pubblico di Elio Mo era la sua abilità ai fornelli: cuoco autodidatta era diventato lo chef di famiglia.
Dopo aver superato un delicato intervento al cuore a inizio dello scorso anno, Mo si era ripreso, ma dalla prima settimana di gennaio era tornato in ospedale, e l’aggravarsi delle condizioni ne ha causato il decesso al Sant’Andrea di Vercelli. Vedovo da anni, l’uomo ha lasciato i figli Flavio, Patrizio, Barbara, Davide e Deborah.

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