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Quarona ricorda Graziano Corbellini: l’ultimo saluto con le campane di San Giovanni

Si è spento a 82 anni. E’ sempre stato impegnato in ambito sociale.

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Quarona ricorda Graziano Corbellini: l’ultimo saluto con le campane di San Giovanni.  Quarona piange una delle sue figure più conosciute e stimate, morto a 82 anni. E’ stato sempre impegnato in campo sociale, soprattutto nelle realtà che gravitano attorno alla parrocchia, dalla Caritas al Comitato Beata e San Giovanni.

Quarona ricorda Graziano Corbellini: l’ultimo saluto con le campane di San Giovanni

Sono stati in tanti a portare l’ultimo saluto a Corbellini, nei giorni scorsi nella chiesa parrocchiale. All’arrivo del feretro, sono state suonate le campane di San Giovanni, la chiesa a cui era particolarmente legato e di cui è stato per decenni il custode.

Sull’altare, accanto al parroco don Matteo Borroni che ha presieduto la cerimonia, c’era anche don Francesco Gagliazzi, che a Quarona ha prestato servizio sino al 2006, per pronunciare l’omelia. D’altronde Corbellini per più di mezzo secolo ha collaborato con la parrocchia.
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Era all’interno del consiglio parrocchiale, è stato punto di riferimento della Caritas e del Comitato della Beata e San Giovanni, attivo nel gruppo Scout del paese con don Erminio Ragozza e don Gaudenzio Soglio.

I ricordi di chi gli ha voluto bene

«Graziano è stata una delle prime persone con cui sono entrato in contatto quando sono stato designato alla parrocchia di Quarona – ricorda don Matteo -. La settimana dopo la nomina era venuto a Varallo Pombia per conoscermi e darmi il benvenuto della comunità. Poi è stato uno dei più stretti e preziosi collaboratori».
Corbellini abitava in corso Rolandi proprio davanti alla chiesa parrocchiale; aveva lavorato alla cartiera Fibro. Sposato con Celestina, con cui aveva festeggiato i 58 anni di nozze; dal matrimonio è nato il figlio Stefano. Classe 1940, era l’organizzatore degli annuali incontri dei coscritti, punto di contatto per tanti coetanei che si erano anche trasferiti da Quarona.

Devoto alla Beata

Devoto della Beata Panacea, ancora lo scorso anno, nel mese di aprile, per l’apertura della Novena dedicata alla pastorella martire, Corbellini aveva raggiunto a piedi Ghemme insieme al parroco don Matteo e a Michele Langhi: avevano percorso 25 chilometri e mezzo in cinque ore e venti minuti. Un pellegrinaggio che il quaronese aveva effettuato più volte nel corso degli anni il primo venerdì di maggio, scendendo al paese novarese per le celebrazioni in onore della Panacea.

Un ricordo da parte del sindaco

Anche il sindaco Francesco Pietrasanta ha voluto rivolgere un saluto a Graziano Corbellini: «Quarona perde un’altra persona che è stata in prima linea per il bene della comunità, su tanti fronti dal sociale ai giovani, dalla chiesa alle tradizioni. Era buono, cordiale, sempre attento agli altri. L’ho incontrato più volte sul mio cammino, dall’oratorio alla passione per la montagna. Ricorderò sempre un insegnamento che mi ha trasmesso: ero appena adolescente e durante una gita, mentre stavamo discutendo animatamente per qualcosa che non ricordo, mi chiese “se ero furbo?”, gli risposi di “si”, e lui mi disse che ”le persone furbe non lo ammetterebbero mai e di imparare a essere più umile”. Quelle parole non le ho mai scordate e le porto con me sempre».
Con la moglie Celestina e il figlio Stefano, Corbellini ha lasciato il nipote Lorenzo e la sorella Cristina.

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