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Rapina Ponzone: malviventi sapevano bene come e quando colpire

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Si sono presentati di prima mattina in magazzino impugnando una pistola e, a volto coperto, hanno minacciato il dipendente dell’azienda tessile presente in quel momento. Poi hanno caricato il furgone di lane e filati pregiati e si sono dati alla fuga.

Rapina a Ponzone

Tutto è avvenuto lunedì mattina intorno alle 9 nell’arco di pochi istanti a Ponzone, lungo la centralissima via Provinciale nel magazzino che si trova di fronte al condominio “Primo sole”. In quel momento c’era il consueto via vai lungo la strada, ma all’interno del capannone si stava consumando una rapina.

Modus operandi

I malviventi si sono introdotti nell’area di carico e scarico merci a bordo di un furgone, poi, pistola alla mano, hanno minacciato l’unico dipendente dell’azienda presente in quel momento. I due rapinatori gli hanno intimato di non muoversi e lo hanno reso inoffensivo, fortunatamente senza ricorrere all’uso della forza. Sotto choc, dunque, ma illesa la vittima, che non ha avuto bisogno di ricorrere alle cure mediche. Dopo aver arraffato la merce disponibile, i rapinatori si sono allontanati velocemente a bordo dello stesso veicolo con il quale avevano fatto irruzione.

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Allarme

Scattato l’allarme, è stato immediatamente attivato il dispositivo antirapina da parte dei carabinieri, con ingente dispiegamento di forze dell’ordine per provare a intercettare i rapinatori in fuga, con posti di blocco lungo le strade che portano a Ponzone. Non si conosce l’entità del danno arrecato dai ladri all’azienda, situata in centro paese. Il bottino, infatti, è ancora da inventariare, ma secondo le prime stime potrebbe essere stata rubata merce per diverse decine di migliaia di euro.

Indagini

I carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Biella e della compagnia di Cossato hanno subito avviato le indagini. Dopo il primo sopralluogo tecnico sul posto, i militari dell’Arma stanno ora vagliando tutti gli elementi sotto la direzione della Procura della Repubblica biellese.

Sistemi

Dall’esame dei sistemi di videosorveglianza alle testimonianze di chiunque possa aver visto qualcosa di utile, gli accertamenti delle forze dell’ordine proseguono in ogni direzione, senza tralasciare nulla.
Considerato il modus operandi, potrebbe trattarsi di professionisti, che magari hanno agito su commissione. Sicuramente conoscevano bene la zona e le abitudini del magazzino, probabilmente avevano effettuato sopralluoghi nei giorni precedenti. Tutto è stato studiato nei dettagli, anche il piano di fuga.
Al momento, però, si tratta di semplici congetture, in quanto gli inquirenti non escludono nessuna pista e mantengono il massimo riserbo.

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1 Commento

1 Commento

  1. frank

    17 Dicembre 2021 at 14:48

    arrivano le feste e tutti vogliono passarle bene!!!

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