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Record Genova-Capanna Margherita: lo firma il novarese Marcello Ugazio

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Record Genova-Capanna Margherita: lo firma il novarese Marcello Ugazio

Record Genova-Capanna Margherita

Marcello Ugazio, l’atleta galliatese venticinquenne già campione italiano di triathlon, strappato dal suo sport due anni fa da un grave infortunio articolare che gli impedisce ora di correre come vorrebbe e quanto serve per vincere, ha alzato l’asticella delle sue imprese mettendo a segno il nuovo record sul percorso che va dal mare di Genova fino ai 4554 metri della Capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa, abbarbicato sulla cima della Punta Gnifetti nel massiccio del Monte Rosa.
Dopo una buona stagione di gare ciclistiche, sport in cui corre come élite per la squadra Named Uptivo ha messo in campo le sue doti di sportivo polivalente pensando, organizzando e portando a termine un viaggio perfetto dall’acqua del mar ligure al ghiaccio delle Alpi.
Partito da Genova Voltri sabato alle ore 20 e 59 ha valicato il passo del Turchino ed è salito ad Alagna Valsesia, a 1200 metri di quota, percorrendo 230 Km alla media notevole di 37 km/ora.
Alle 3 e 18 del mattino il treno Ugazio è arrivato in piazza Grober dove due amici, uno dei quali Guida Alpina, lo aspettavano con una Coca Cola recuperata a quell’ora al bar delle Guide, per cercare di lenire una nausea fastidiosa dovuta forse alle tante ore piegato sulla bici da crono.
Ripartito dopo soli 6 minuti, questa volta a piedi, ha raggiunto il passo dei Salati, a 2936 metri, alle 5 e 30 e, ancora al buio, ha valicato lo Stolemberg per arrivare alla vecchia Indren alle 6 e 10. Da lì, insieme a un nuovo compagno di cordata e finalmente con la luce è salito al rifugio Mantova, a 3500 metri, e, legatosi in cordata con l’ultimo socio, un finanziere del soccorso alpino, è passato a fianco del rifugio Gnifetti alle 7.00 e ha percorso nella bufera la porzione glaciale della salita per arrivare alle 8.47 in vetta.
La salita è stata condotta cercando di garantire il maggior grado di sicurezza e contenimento dei rischi, con abbigliamento, attrezzatura, alimentazione e assistenza adatti al contesto delicato in cui Marcello si è mosso. Il record di Nico Valsesia, di 14 ore e 18′ era appena stato battuto da Francesco Surace il 19 giugno scorso e abbassato a 13 ore e 34′; il nuovo best time, di 11 ore e 48 minuti, parla da solo a sottolineare una prestazione davvero
impressionante. Come tutti i capolavori, l’exploit di Marcello Ugazio nasconde una volontà di ferro, una grande voglia di rivalsa contro la sfortuna legata all’infortunio, una preparazione meticolosa anche nei più piccoli dettagli, un’esecuzione perfetta e un team davvero affiatato.
Ed ora si sta già progettando l’avventura del record al Monte Bianco.

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1 Commento

1 Commento

  1. angelo

    25 Agosto 2021 at 21:38

    e vabbè

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