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Record mancato per pochi metri: Francesco Surace ci riprova l’anno prossimo

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Record mancato per pochi metri: costretto a fermarsi al Lys per un malessere.

Record mancato per pochi metri

«Ho 26 anni e tutto il tempo per raggiungere il mio obiettivo». Nonostante la fatica per il caldo e il piccolo malessere accusato, Francesco Surace non ha perso la lucidità. Il giovane borgosesiano non è riuscito nell’impresa di compiere il tragitto da Genova alla Capanna Margherita in bicicletta e a piedi in meno di 16 ore e mezza.

Ottima prestazione

In grande vantaggio sulla prestazione ottenuta da Marino Giacometti nel 1994, si è dovuto fermare a pochi metri dal traguardo: «Arrivato al Lys mi sono sentito svenire – racconta a caldo, appena rientrato ad Alagna –  a quel punto, ho preferito tornare indietro con le mie gambe e rimandare il tentativo». Fino a quel momento le cose per Surace erano andate a meraviglia. E quando il valsesiano era in vantaggio di un paio d’ore sulla tabella di marcia, attorno a lui si era creata una certa euforia.

Giornata caldissima

Surace era partito dal capoluogo ligure sabato sera alle 20 con una temperatura di 30 gradi, dopo una giornata trascorsa in camper: «A Genova la giornata era molto calda – riprende – c’erano oltre 35 gradi; alle 20 sono partito con 30 gradi, poi alle 23 sono arrivato ad Alessandria, e ce n’erano ancora 25. Poi sono diventati 23 a Vercelli dove sono arrivato all’una».

Pausa di 15 minuti

«Ho comunque percorso il tragitto in bici senza problemi, seguito e sostenuto dal mio team, ho apprezzato molto l’accoglienza a Borgosesia, con tifosi festanti che mi aspettavano nel buio. Sono arrivato ad Alagna alle tre di notte – racconta ancora – con netto anticipo sulla tabella di marcia, e ho fatto una pausa di soli 15 minuti, perché stavo bene e volevo ripartire».
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Mal di montagna

Alle 9.40 Surace era transitato al Colle Vincent, a 4mila metri, tutto sembrava andare bene, ma raggiunto il Lys (quota 4284) ha cominciato ad avvertire i classici sintomi del mal di montagna: uno stato di generale ipossia, dovuta probabilmente alla combinazione tra le condizioni ambientali e l’enorme sforzo sostenuto fino a lì.

La rinuncia

Ha provato a contrastare queste sensazioni, ma conosce bene il suo corpo e sa quando è il momento di fermarsi. Alle 10.30 arriva la notizia: Francesco ha deciso di rinunciare.

Nodo al fazzoletto

E le tante voci di incoraggiamento e di affetto arrivate su Facebook, tra cui quella del sindaco di Borgosesia Paolo Tiramani, hanno spinto Surace a fare una promessa: «Ci riproverò a giugno del 2021. Quello è il periodo più adatto per un’impresa di questo tipo». E la Valsesia, per allora, sarà ancora pronta a fare il tifo per lui.

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