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Referendum giustizia, di cosa si tratta e dove si firma

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Prosegue fino al 30 settembre la raccolta firme (ne servono 500mila) per convocare il referendum abrogativo.

Referendum giustizia, di cosa si tratta

A inizio giugno il Partito Radicale e la Lega di Matteo Salvini hanno depositato in Corte di Cassazione sei quesiti referendari che riguardano il settore della giustizia. La raccolta firme è attiva da inizio luglio e proseguirà fino al 30 settembre. Come per il referendum sull’eutanasia legale, occorrono 500mila firme per convocare il referendum abrogativo.

I sei quesiti referendari sono stati depositati in un momento particolare, perché anche il parlamento sta lavorando a una riforma strutturale della giustizia. Questa riforma rientra tra gli impegni che l’Italia si è presa con l’Unione Europea per ottenere i circa 200 miliardi di euro di finanziamenti del Recovery Fund.

La riforma del Csm (Consiglio superiore della magistratura)

Come accennato, i quesiti depositati da Lega e Radicali sono sei. Il primo riguarda il requisito della raccolta firme (dalle 25 alle 50) per il magistrato che intende candidarsi al Consiglio superiore della magistratura, l’organo di autogoverno della magistratura. Il referendum chiede l’abrogazione della raccolta firme, così da evitare che i candidati debbano scendere a patti con qualche corrente interna.

La responsabilità diretta dei magistrati

Il secondo quesito riguarda la responsabilità civile dei magistrati. La legge attuale prevede infatti che un cittadino danneggiato da una sentenza possa rivalersi contro lo Stato, ma non possa chiamare in causa direttamente il magistrato. Il quesito chiede la modifica di questa normativa prevedendo che il cittadino possa chiedere il risarcimento dei danni direttamente a un magistrato: per responsabilizzare l’intero corpo e scongiurare abusi.

Equa valutazione dei magistrati

Il terzo quesito interviene sulla valutazione dei magistrati. Come detto, la valutazione della professionalità spetta al Csm. Di fatto, si tratta di un’autovalutazione. Lega e Radicali vogliono estendere anche ai rappresentanti delle Università e dell’Avvocatura nei Consigli giudiziari di avere voce in capitolo nella valutazione.

La separazione delle carriere

Il quarto referendum interviene sulla separazione delle carriere e prevede di separare nettamente le funzioni di magistrato requirente (pubblico ministero) e magistrato giudicante (giudice). Se approvato, il magistrato dovrà scegliere all’inizio della carriera la funzione giudicante o requirente, per poi mantenere quel ruolo durante tutta la vita professionale, senza più la possibilità di passare dall’una all’altra.

Limiti agli abusi della custodia cautelare

Il quinto quesito riguarda la custodia cautelare, cioè la custodia preventiva a cui un imputato può essere sottoposto prima della sentenza. Questa è sancita dall’articolo 274 del codice di procedura penale, nei casi in cui c’è il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove o di compimento di nuovi e gravi reati. Il quesito referendario limita il carcere preventivo solo alla terza ipotesi di pericolo, ovvero gli accusati di reati gravi.

L’abolizione del decreto Severino

Il sesto e ultimo referendum chiede l’abrogazione per intero della legge Severino. Il decreto legislativo, in vigore dal 2012, prevede incandidabilità, ineleggibilità e decadenza automatica per i parlamentari, per i rappresentanti di governo, per i consiglieri regionali, per i sindaci e per gli amministratori locali in caso di condanna (anche in via non definitiva). Il sì al referendum eliminerà gli automatismi della legge, lasciando ai giudici la libertà di decidere se applicare o meno l’interdizione dai pubblici uffici.

Dove firmare

Si può firmare nel proprio Comune (quello in cui si è elettoralmente iscritti). Nel caso in cui non fossero presenti i moduli è possibile segnalarlo alla mail info@comitatogiustiziagiusta.it, così da fare in modo che vengano depositati. Inoltre segnaliamo che, nella nostra zona, è in programma nei prossimi giorni anche un gazebo di raccolta firme.

Romagnano Sesia, Piazza Libertà
di fronte alla sede del Municipio
sabato 31 luglio dalle 9 alle 13

Clicca qui per visualizzare la lista aggiornata dei gazebo ordinata per Regione. Ricordiamo che possono firmare solo le persone maggiorenni. Necessario avere con sé al momento della sottoscrizione un documento di riconoscimento valido.

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