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Regole severe sulle slot, il Piemonte il primo ad adeguarsi

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Chi non rispetta le distanze dai luoghi sensibili chiude

La prima regione sarà il Piemonte, le altre seguiranno a ruota. L’accordo fra Stato ed enti locali sul piano di riordino dei giochi, riferisce Agipronews, dà il via libera alle leggi regionali che disciplinano il contrasto alla ludopatia. Ciò vuol dire che le vecchie concessioni, nella quasi totalità dei casi, non saranno rinnovate perché non in regola con i severi distanziometri locali. In Piemonte, la data spartiacque è il 30 novembre 2017. A partire dal giorno dopo, gran parte delle slot in esercizio sul territorio dovrà staccare la spina, per effetto della legge regionale, secondo la quale tutti coloro che gestiscono apparecchi di gioco negli esercizi pubblici o aperti al pubblico devono adeguarsi alla normativa vigente entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della legge, firmata il 2 maggio 2016. Adeguarsi vuol dire mettersi in regola con il “distanziometro”: nei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti, l’installazione di slot e videolottery è vietata in locali che distano meno di trecento metri da una nutrita serie di “punti sensibili”, nei quali sono compresi luoghi di culto, scuole, impianti sportivi, ospedali, oratori, istituti di credito e stazioni ferroviarie.

La distanza diventa di cinquecento metri nei comuni con più di cinquemila abitanti. Il taglio del 30 novembre riguarda le slot installate nei locali pubblici, come bar e tabacchi. Più tempo viene dato alle sale da gioco e sale scommesse, che dovranno adeguarsi entro tre anni dall’approvazione della legge o addirittura entro cinque anni, nel caso di licenze decorrenti dal 1° gennaio 2014.

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