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Ridondazione Comunista contro la vendita delle quote di Atap

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La decisione delle Province di vendere Atap continua a far discutere

Anche Rifondazione Comunista è preoccupata per il futuro di Atap, l’azienda di trasporti che le Province di Biella e Vercelli intendono vendere. La sede di Biella in una lettera scrive: «La vendita a privati, che hanno l’unico obbiettivo della massimizzazione del profitto, aggraverebbe ancor di più il disagio dei cittadini, studenti, disoccupati, cassintegrati, lavoratori impoveriti da bassi salari , persone anziane che abitano nei paesi delle nostre vallate e che sono già penalizzati da un servizio pubblico ridotto ai minimi termini, aggravato dalla collocazione del nuovo ospedale che costringe sempre più persone ad usare il mezzo privato. Il trasporto pubblico è un servizio, ma è anche salario sociale. La mobilità è un diritto che non può che essere garantito sotto la forma di trasporto collettivo attraverso il servizio pubblico, l’unico che può farlo in modo coordinato ed unitario, integrato con il trasporto ferroviario, garantendo tariffe agevolate ed avendo come priorità l’interesse della comunità e dell’ambiente. Condividiamo la preoccupazione dei sindacati per la più che probabile ed ulteriore riduzione di personale che è stata una costante in questi anni per un’azienda trasporti che nel 1997 contava 310 dipendenti ed oggi 220, senza progetti di vero rilancio del modello collettivo di trasporto e solidarizziamo con la mobilitazione dei lavoratori. Assistiamo sgomenti alle dichiarazioni del Presidente della Provincia, il quale non ritiene utile convocare i Sindaci e del Segretario del PD Biellese che preme per vendere un patrimonio che è bene comune, giustificandolo con la necessità di coprire il dissesto dell’Ente Provincia, come da impegni presi».

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