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Roasio ha dato l’ultimo saluto a Matteo, morto a 17 anni in un incidente

Folla commossa per salutare il ragazzo deceduto in un drammatico schianto giovedì. «Sappiamo che ci starai sempre accanto».

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matteo roasio funerale

Roasio ha dato l’ultimo saluto a Matteo, morto a 17 anni in un incidente. Il silenzio rotto dalla lacrime e i singhiozzi hanno accompagnato il feretro di Matteo Senfet, il giovane di 17 anni deceduto giovedì 7 settembre in un incidente in moto alle “quattro strade” di Roasio.

Roasio ha dato l’ultimo saluto a Matteo, morto a 17 anni in un incidente

Sabato pomeriggio nella chiesa di San Maurizio di Roasio il tempo sembrava essersi fermato. La bara bianca coperta da una composizione di candide rose è entrata nell’edificio religioso dopo aver ricevuto la benedizione. Accanto ai familiari c’erano davvero tante persone: i compagni di scuola di Matteo, gli amici, i conoscenti, gli animatori del centro estivo di Ponzone.

matteo senfet

Era inoltre presente il sindaco Gianmario Taraboletti e una rappresentanza anche delle forze dell’ordine. Tutti si sono stretti nella navata centrale per dare l’ultimo saluto al 17enne.

Il ricordo del vescovo

«Ricordo i tuoi occhi Matteo – ha esordito il vescovo, monsignor Marco Arnolfo- quando insieme ad altri animatori ci incontrammo con il vostro parroco e quando veniste a trovarmi a Vercelli. E’ difficile Matteo affrontare questo momento, è uno strappo che è davvero incomprensibile e difficile da cucire. Prega per noi e infondi coraggio e forza alla tua famiglia». Durante la omelia, sempre il vescovo ha sottolineato rivolgendosi al defunto. «Sin da piccolo sei stato avvicinato alla fede, e anche tu hai fatto davvero molto per i tuoi coetanei. La testimonianza dell’affetto che hai sempre donato è tutta qui vicino a te».

Il ricordo degli amici

Al termine della funzione, sono stati gli amici che hanno voluto ricordare Senfet. E’ stato installato un piccolo telo con un impianto tramite il quale sono state proiettate una serie di foto di famiglia, di momenti spensierati e allegria. A seguire, il momento delle testimonianze di affetto. «Sappiamo che ci starai accanto, ma in questo momento non riusciamo a farci forza. Proviamo a sostenerci vicendevolmente ma non è semplice – ha detto una amica -. Ci manchi Matte. Immaginiamo che tu sia in un’altra stanza, non tanto distante da noi. Ma il fatto di non poter sentire i tuoi incoraggiamenti, vedere i tuoi sorrisi ci distrugge».

 

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