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Roasio ha ricordato l’eccidio del 1944

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Roasio ha ricordato l’eccidio del 9 agosto 1944. Amministratori, alpini e associazioni in piazza per non dimenticare.

Roasio ha ricordato l’eccidio del 1944

La comunità di Roasio ha partecipato commossa alla commemorazione della rappresaglia nazista del 9 agosto 1944. In occasione del 77esimo anniversario, amministratori, cittadini e associazioni hanno reso omaggio alle ventidue vittime dei rastrellamenti, avvenuti nella piazza comunale.

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Incendi e rastrellamenti

La mattina del 9 agosto una colonna nazifascista piombò a Roasio. Primo obiettivo furono due cascine poste nelle campagne, alle quali i soldati appiccarono le fiamme. Una volta arrivati in paese i nazifascisti iniziarono a rastrellare gli uomini e a saccheggiare e incendiare le case.

Un primo uomo giustiziato

Poco dopo un camion proveniente dal carcere di Biella con a bordo una dozzina di ostaggi sostò davanti al municipio. Uno dei prigionieri a bordo del camion tentò di fuggire, ma i suoi carcerieri lo uccisero presso la scalinata antistante il municipio.

Ventidue i caduti

Poco dopo i nazifascisti condussero nel medesimo luogo altri otto abitanti e lì li fucilarono. In seguito anche un altro uomo venne trascinato presso i cadaveri in piazza e giustiziato.

Nel corso del rastrellamento un’undicesima persona, Celestino Aimone, che aveva rifiutato di lasciare la propria casa venne proditoriamente assassinato dai nazifascisti; i quali, poi, uccisero anche i restanti undici ostaggi a bordo del camion.

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