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Rovasenda chiude ditta di parquet: 29 persone licenziate

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Rovasenda chiude un’azienda di parquet: preoccupazione per il futuro di 29 lavoratori.

Rovasenda chiude la Xilo

A Rovasenda c’è preoccupazione per dei lavoratori. Sono 29 i dipendenti ormai sulla via del licenziamento che continuano a lavorare alla Xilo 1934, azienda specializzata nella realizzazione di parquet e pavimenti a Rovasenda. La proprietà ha deciso per la messa in liquidazione ed è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Per lavoratori e sindacati è stata una vera sorpresa. «L’azienda è stata messa in liquidazione – conferma Carlo Rivellino della Cisl -. E’ stata inoltre avviata la procedura di licenziamento collettivo il 4 maggio. E’ una azienda che ha sempre pagato nei termini gli stipendi e non ha mai fatto un’ora di cassa integrazione. Per questo è stato un vero fulmine a ciel sereno la notizia della messa in liquidazione».

La ricerca di un accordo

Qualche voce c’era stata già a inizio anno e i sindacati avevano chiesto un incontro alla proprietà che però non è avvenuto. Lo scorso 4 maggio ecco la decisione di chiudere.
«Abbiamo parlato con il liquidatore e non abbiamo trovato alcun accordo – riprende Rivellino -. Secondo noi ci sono ancora tutti i presupposti per poter cercare un acquirente o comunque un imprenditore interessato a prendere in gestione l’azienda. I motivi? Semplice. Si tratta di una azienda che ha ancora mercato. Qui non si chiude per mancanza di ordini».

Si lavora ancora

Infatti i dipendenti continuano a lavorare. «E’ una situazione assurda – riprende il sindacalista -. I lavoratori hanno deciso di portare a termine le ultime commesse proprio per dimostrare l’attaccamento al posto di lavoro. Non si può parlare di crisi, piuttosto di mancati guadagni per motivi che a noi non sono noti. Abbiamo chiesto al liquidatore che si impegni per trovare un imprenditore interessato a portare avanti l’attività visto che ci sono tutti i presupposti». Per quanto riguarda il futuro dei lavoratori c’è la lettera di licenziamento già arrivata, ma manca l’accordo sindacale. «Al momento non è stato trovato – riprende Rivellino -. Speriamo davvero che qualcuno si possa fare avanti perché questa è una ditta che ha sempre lavorato, ha ordini e continua a lavorare».

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