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Sanac Gattinara ancora senza certezze: il caso rimbalza anche in Regione

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Sanac Gattinara ancora senza certezze: il caso rimbalza anche in Regione

Sanac Gattinara, l’assessore regionale Chiorino: «Inaccettabile questa continua mancanza di programmazione del Governo».

Sanac Gattinara, la situazione

Anche la Regione Piemonte segue l’andamento della vicenda Ilva e di conseguenza della Sanac. Intanto la società gattinarese non si ferma. E’ stato pubblicato un annuncio di ricerca personale, un buon segnale. Tutto l’indotto Ilva rimane con il fiato in sospeso. Alla Sanac tra Gattinara e Lozzolo, azienda che produce materiali refrattari, si sta cercando anche di tornare alla normalità dopo l’incendio avvenuto a inizio giugno. «E’ inaccettabile questa continua mancanza di programmazione del Governo – interviene l’assessore regionale Elena Chiorino -. Sto seguendo con grande attenzione la vicenda di Ilva e le agitazioni che ne derivano sul fronte occupazionale: ora che lo Stato è entrato nel capitale sociale dell’azienda mi auguro che la vicenda possa concludersi positivamente».

Lo sciopero

Nelle scorse settimane c’era stata anche una giornata di sciopero in tutti gli stabilimenti Ilva in Italia. «Non nascondo comunque una forte preoccupazione per le ripercussioni che sta subendo l’indotto che opera in Piemonte, soprattutto sui siti di Racconigi e Novi Ligure ma con particolare attenzione ai 102 lavoratori della Sanac di Lozzolo che sono ancora con il fiato sospeso – fa notare Chiorino -. È comunque inaccettabile questa continua mancanza di programmazione e di totale incertezza da parte del Governo». E lancia un invito: «E’ ora di agire e in fretta: il tempo delle chiacchiere e delle promesse deve finire. Chiediamo concretezza e soluzioni in tempi rapidi per tutte le vertenze che riguardano il Piemonte ed i suoi lavoratori».

I lavoratori

I lavoratori della Sanac stanno attraversando un momento difficile. Basti pensare che l’incendio di giugno ha danneggiato i macchinari imponendo una nuova cassa integrazione. Alcuni dipendenti, cinque in totale, avevano accolto anche l’invito da parte della proprietà di trasferirsi a lavorare per un periodo in un altro degli stabilimenti del gruppo.
Ad oggi il gruppo Sanac vanta 40 milioni di euro di crediti per produzioni consegnate e fatturate: nell’ultimo anno ha richiesto decreti ingiuntivi, ma il ricorso d’urgenza presentato al Tribunale di Milano per ottenere i pagamenti dovrebbe portare nelle casse solo 10 milioni. A 30 mesi dall’aggiudicazione della Sanac da parte di Arcelor Mittal, gli acquirenti non sono mai arrivati alla finalizzazione dell’acquisizione.

L’annuncio

Proprio nelle scorse settimane intanto l’azienda ha pubblicato un avviso di ricerca personale. In particolare si cerca un ingegnere o perito informatico per andare a coprire il ruolo di disegnatore, programmatore e configurazione e assistenza di computer. Viene proposto un contratto a tempo determinato. Un segnale incoraggiante.

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