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Sconcerto per un carro armato in piazza a Novara
Sconcerto per un carro armato in piazza a Novara. Il mezzo portato in occasione del centenario degli alpini. Polemica di Demos. “Scelta inopportuna, visti i tempi”.
Sconcerto per un carro armato in piazza a Novara
E’ polemica sulla presenza di un carro armato in piazza Duomo domenica 2 ottobre nell’ambito del centenario della sezione Alpini di Novara.
“Un carro armato per la pace?”
«L’iniziativa di allestire una sorta di cittadella militare, andata in scena domenica 2 ottobre a piazza Duomo a Novara, ci lascia del tutto esterrefatti – fa sapere Democrazia Solidale (DemoS) Piemonte -. Si tratta di una scelta inopportuna per i tempi che stiamo vivendo, una terza guerra mondiale a pezzi, come ha più volte ricordato Papa Francesco, che meritano tutt’altre risposte».
In questo senso, DemoS si uniche «alle critiche, alle perplessità e ai dubbi espressi da don Renato Sacco, da Silvia Zani e dai francescani secolari, dei quali condividiamo pensieri e sentimenti».
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“La guerra non è un gioco”
E anco9ra: «Vorremmo qui ribadire con forza che la guerra non è un gioco e non ci pare né sensato né significativo – anzi, del tutto diseducativo e di pessimo gusto – che bambini e famiglie siano messi nelle condizioni di far festa attorno ad uno strumento di morte».
«Per quanto riguarda l’evento – ovvero il centenario dell’Associazione Nazionale Alpini della sezione di Novara – ci domandiamo se non sarebbe stata più significativa una presentazione degli scopi dell’Associazione stessa, con particolare riferimento ad alcuni temi – così attuali in questi tempi di guerra, di emergenza climatica e dissesto idrogeologico».
Su Prima Novara leggi “Carro armato in piazza a Novara, Demos: “Siamo esterrefatti””
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Sandro Pavesi
6 Ottobre 2022 at 8:02
Si vis pacem, para bellum. Non c’è pace senza guerra, è nella natura dell’Uomo sin dagli albori della sua evoluzione nell’Uomo moderno e prima ancora per i suoi antenati. Come al solito occorre fare sterili e ridicole polemiche, spesso alimentate proprio da quella Chiesa che a alimentato e finanziato secoli di guerre (e che continua, in modo meno palese). Chiudere gli occhi o nascondere certe cose non fa sparire la guerra dal Pianeta (l’Ucraina non è l’unica Nazione in cui si combatte e presto ci saranno altri teatri di sanguinosi conflitti, in Oriente). Esporre un mezzo blindato non significa appoggiare la guerra, perchè è unicamente uno strumento, esattamente come lo sono i soldati. Sulla stessa scia di inutilità della polemica, allora dovremmo vietare in toto le adunate degli Alpini, le parate militari per il 2 Giugno, i festeggiamenti per questo o quel Corpo, bandire le Freccie Tricolori (fanno parte dell’aviazione militare). Tutti simboli della guerra, passata, presente e futura, che piaccia o meno a quattro uomini di chiesa e qualche politicante un po’ troppo vicino al dittatore russo.