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Serravalle, l’insegnante di taglio e cucito è diventata poetessa

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L’amore per la Valsesia e per la scrittura ne “La voce del silenzio”

“La voce del silenzio”: è questo il titolo del secondo libro di poesie della serravallese Marina Doria. La pubblicazione segue la prima raccolta “Liberi pensieri ribelli”, uscita a marzo.

«La “prosa poetica” che fluiva leggera nei sessantanove componimenti – spiega Piera Mazzone che ha presentato il volume nella sala conferenze del Centro sociale -, tanto ha colpito le amiche della poetessa da indurle a definirla “L’Alda Merini di Serravalle”».
Doria, che si definisce “scribacchino di pensieri ribelli”, dal titolo della poesia con la quale lo scorso 11 giugno le è stato assegnato il “Memorial M.C. Cristoforo Camilleri” nel diciottesimo concorso nazionale A.G.O (Albano Oldenico Greggio), trova che la poesia per lei sia “l’armonia di pensieri” che le permette di esprimere la sua interiorità: «Sono un’insegnante di taglio e cucito, modellista – racconta -, ho insegnato per anni in una scuola a Novara e poi ho fatto una scelta di vita. Ho lasciato l’insegnamento per seguire mia figlia Sabrina, che oggi è una donna di 39 anni, considerando che mio marito Vincenzo, avendo intrapreso la carriera militare, era sempre via di casa per missioni. La passione per la scrittura mi accompagna da una vita, ma ho sempre scritto per me, per dar voce alle gioie e ai tormenti che accompagnano la vita di ognuno di noi».

Dalle poesie di Doria «emerge l’amore per la Valsesia – sottolinea Mazzone -, legato all’ambiente naturale e sottolineato dalle persone “speciali” che si incontrano e lasciano un segno».

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