Attualità
Serravalle mette al lavoro chi prende il reddito di cittadinanza
Serravalle mette al lavoro le persone che prendono il reddito di cittadinanza con il progetto “Mettiamo in campo le nostre risorse”.
Serravalle mette al lavoro le persone con rdc
Partecipare alla vita comunitaria mettendo in campo le proprie competenze: Serravalle lancia “Mettiamo in campo le nostre risorse”, il primo progetto che coinvolgerà i disoccupati che percepiscono il reddito di cittadinanza. Il Comune di Serravalle è uno degli enti che a livello nazionale è sceso in campo per offrire una opportunità concreta alle persone che sono senza lavoro e percepiscono una quota mensile dallo Stato. L’idea, che è stata presentata nelle scorse settimane insieme al consorzio Casa, “partner” del Comune per questa iniziativa, sta prendendo forma.
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I lavori
«E’ passata la delibera di giunta legata ai progetti utili per la collettività (definiti anche Puc) – annuncia l’assessore Marilena Carmagnola – e siamo fieri e orgogliosi. Serravalle si sta impegnando molto per dare una possibilità alle persone che non hanno un impiego di sentirsi parte della comunità, offrendo la loro professionalità».
Il progetto riguarderà la tutela dei beni comuni, in particolare sono previste attività di progettazione, organizzazione e messa in opera di lavori volti alla pulizia e alla cura di piccole aree e di parchi gioco in cui è necessaria la manutenzione delle attrezzature e dell’arredo. Il progetto durerà un anno. Ogni cittadino beneficiario del reddito di cittadinanza, che sarà individuato per questo primo Puc, sarà tenuto a svolgere otto ore settimanali.
Cinque persone
Il numero di persone coinvolte da questo primo programma è di cinque. «Questo sarà il progetto, diciamo così “pilota”, poi l’idea è di portare avanti anche altri programmi che riguardino gli ambiti: culturale, artistico, ambientale e sociale – prosegue Carmagnola -. Definiremo gli altri interventi possibili sul territorio nel prosieguo».
Per ora non è stata definita una data precisa dell’inizio del progetto, anche perché la pandemia e le normative atte al contenimento dei rischi di contagio non stanno certo agevolando nessuno. «Ci auguriamo che possa partire al più presto, speriamo proprio questa primavera – conclude Carmagnola -. Teniamo molto a questa idea. Ringraziamo il Casa per il supporto».
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Borni Paolo
24 Marzo 2021 at 21:18
Buonasera
Permettetemi di Dirvi che la Vostra scelta e condivisibile e credo che debba essere accettata al fine di poter dare anche un buon contributo ai comuni che hanno bisogno di un sostegno per il mantenimento del comune stesso ….Penso alle aree verdi, alla pulizia delle strade ,perche no sorveglianza all’esterno delle scuole e quant’altro.
BRAVI
bobo
25 Marzo 2021 at 14:36
pulizia fiumi sentieri e boschio nelle zonen e colleìinari e montane. prendendo come disponibili anche i residenti di comuni limitrofi
Renato Luvero
25 Marzo 2021 at 17:00
Non capisco come, a queste iniziative si sia tentennato così tanto. Giustamente ce la prendiamo con i fruitori di questo sostegno. Ma a mio parere, i veri responsabili sono gli amministratori locali.
Massimo
26 Marzo 2021 at 15:44
Hanno fatto la scoperta del millennio
TaxiDriver
26 Marzo 2021 at 5:46
Dal momento che un soggetto non è più disoccupato, non vedo perché debba usufruire anche del R.d.C. Che vengano pagati per il loro lavoro
Patrizia
26 Marzo 2021 at 8:05
Decisione condivisibile se andate però a fondo ci sono tanti inghippi!! Primo chi percepisce il reddito di c. Nn può lavorare da solo anche se esperto. , nn può sostituire figure in malattia o mancanti n servizio e nn si possono creare lavori exnovo per loro. Es se nel video stro comune manca il portiere e vorreste crearlo non è possibile !! Comunque di inghippi ve ne sono parecchi
Sergio ambrosanio
26 Marzo 2021 at 13:44
Perché non lo fanno tutti i Sindaci ?
Luisellaabati.luisella49@
26 Marzo 2021 at 13:59
Giusto ed equo, c’è tanto da fare. Pulizia strade e marciapiedi, raccolta rifiuti dalle strade e dai cassonetti. Pulizia fontane e monumenti pubblici, riordino al cimitero, servizi sociali e compagnia alle persone anziane, accompagnamento disabili a passeggiare e fare la spesa, a visite mediche e negli ospedali. Fare la spesa, consegna farmaci a domicilio, accompagnamento bambini a scuola.
Pompeo Biancucci
27 Marzo 2021 at 10:53
Io direi di far lavorare questa gente finché non trovano un lavoro per loro definitivo. Di farli lavorare . . .perché solo otto ore? Ma almeno una trentina alla settimana. Poi, perché prendersela con gli amministratori locali? Essendo un problema nazionale dovrebbe occuparsene il governo con appositi provvedimenti.