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Serravalle prima consigliera di origini straniere

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Serravalle prima consigliera di origine straniera, siederà tra la minoranza: è anche la più giovane dell’intero consiglio.

Serravalle prima consigliera di origine marocchina

Maria Bendriouch detiene un doppio record a Serravalle: è la la prima consigliera di origine straniera e anche la più giovane a sedere tra i banchi dell’attuale consiglio comunale di Serravalle. Maria Bendriouch ha 21 anni, è impiegata in un’agenzia di assicurazioni, da sempre vive a Serravalle e ora è anche la più giovane rappresentante comunale. Ha corso nella lista “RinnoviAmo Serravalle” raggiungendo 61 preferenze e lo scorso venerdì in occasione del consiglio di insediamento, dopo le dimissioni di Maria Cristina Michieletti, ha cominciato la sua esperienza in opposizione accanto a Claudio Ambrogio Ercoli.

I ringraziamenti

«Sono la consigliera comunale più giovane e l’unica di origini marocchine. Avevo deciso di candidarmi per seguire più da vicino le il mio paese e provare a dare anche il mio contributo – spiega Bendriouch -. Vorrei ringraziare Maria Cristina che ha voluto lasciare il posto ai giovani in consiglio, il suo è stato un grande gesto che mi permette di proseguire una bella avventura al servizio del mio paese. Quando ho visto il numero di voti che ho raggiunto ho proprio capito che la gente non ha avuto pregiudizi nei miei confronti ma ha premiato la determinazione, l’impegno e la buona volontà che ho messo nel corso della campagna elettorale. Il percorso che ha preceduto il voto mi ha arricchito e mi ha permesso di avvicinarmi di più a Serravalle. Sono sicura che anche il cammino in minoranza mi darà modo di crescere e imparare qualcosa di nuovo».

Integrazione

L’integrazione è un punto che ha particolarmente a cuore la rappresentante di “RinnoviAmo Serravalle”. «Sono in opposizione ma non ho pregiudizi nei confronti della nuova amministrazione, ho voglia di proporre le nostre idee in merito agli stranieri e ai giovani – prosegue Bendriouch -. Per quanto concerne gli stranieri in particolare ci sono problemi da affrontare. Faccio un esempio: esistono persone che non si sono integrate ma che nello stesso tempo non sono state rese parte attiva nella comunità. Quello che manca è un punto di riferimento per affontare grandi e piccoli problemi della vita quotidiana ma anche una persona che faccia notare a chi sbaglia come è necessario procedere. Inoltre sarebbe bello cercare di proporre corsi di italiano da parte di persone straniere che da più tempo sono qui in Italia. In questo modo si riuscirebbe a creare una sinergia maggiore con coloro che vivono in paese ma non sanno la lingua».

In televisione

La 21enne è particolarmente sensibile al confronto tra culture, tanto che in passato aveva anche organizzato insieme ad altre persone un incontro sull’argomento al cinema Lux di Borgosesia, ma non solo. «Avevo anche partecipato ad un programma televisivo “Cose da non chiedere”, trasmesso su Real Time proprio dedicato alla religione musulmana e ai miti che circolano su di essa – racconta consigliera comunale -. E’ stato un bel modo per affrontare una tematica importante in una chiave diversa: era impostato come una sorta di intervista doppia su alcune domande particolari sulla religione. Ed anche questa era stata una esperienza importante per sfatare alcuni pregiudizi».

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