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Serravalle ricorda i cittadini uccisi dal Covid

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Serravalle ricorda le vittime del Covid19 con un momento di raccoglimento in chiesa, dopo la messa.

Serravalle ricorda le vittime del Covid

Un momento per ricordare le vittime del Covid serravallesi: l’ha osservato il parroco di Serravalle Don Ambrogio dopo la messa della Domenica delle Palme. Fra i cittadini strappati alle loro famiglie dal virus anche l’assessore Uber Croso, scomparso il 30 marzo 2020. «Il Sindaco di Massimo Basso ha rievocato gli anni di collaborazione all’interno dell’amministrazione comunale – riferisce Piera Mazzone -, sottolineandone la generosità, la discrezione e la capacità di cogliere le criticità, cercando di risolvere i problemi in modo concreto.
Domenica 14 marzo, a Piane Sesia, nella chiesa parrocchiale di San Giacomo, Monsignor Gianluca Gonzino aveva celebrato una S. Messa nel primo anniversario della scomparsa di Uber che era stato solerte collaboratore di Don Pietro Lupo e dei Parroci che gli sono succeduti».

Le offerte

«La priora della chiesa parrocchiale di San Giacomo, Andreina Mazzone, ringrazia tutti coloro che hanno contribuito con generose offerte in sua memoria, che sono servite per realizzare la foto ricordo e le scritte nella cappella di famiglia al cimitero di Naula, e in parte saranno utilizzate per contribuire al restauro del coro ligneo scolpito della chiesa di San Giacomo. Si ringraziano in modo particolare il Sindaco Massimo Basso e l’Amministrazione Comunale, la PABV di Serravalle Sesia, e l’Unione Sportiva Serravallese».

Il premio

«Uber nel 2000 a Roma aveva ricevuto il premio di benemerenza della F.I.G.C., onorificenza conferita ai Dirigenti con almeno quindici anni di attività. E’ stato il Dirigente Sportivo del settore calcio più “longevo” della Valsesia: era entrato nell’Unione Sportiva Serravallese nel 1969, ricoprendo a rotazione tutte le cariche, da segna-campo a Presidente negli anni 1985/86 e 1986/87, divenendo poi il Segretario “tuttofare”, come amava ironicamente definirsi, spiegando come riusciva a conciliare tutti i suoi impegni: “L’entusiasmo ed il continuare a credere in quello che si sta facendo, a prescindere dai risultati che si possono ottenere, perché quelli non dipendono quasi mai esclusivamente da noi”».

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