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Serravalle ricorda Stefania, una vita nel segno della fede

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Serravalle ricorda Stefania, una vita nel segno della fede

Serravalle ricorda Stefania Eroli: «Una donna di fede che ha vissuto per la sua famiglia».

Serravalle ricorda Stefania

Addio a una fedele di Gattera: Stefania Eroli si è spenta all’età di 81 anni lo scorso sabato. Era una donna particolarmente devota. Sino a quando le sue condizioni di salute lo hanno permesso, era solita frequentare la chiesa di Gattera e la pieve di Naula. Molte le persone che hanno avuto modo di conoscerla proprio in ambito religioso. Da tempo però stava combattendo contro una malattia.

La sua famiglia

Pur cercando di sostenere i dolori con grande resilienza, lo scorso fine settimana ha chiuso per sempre gli occhi lasciando il marito Sante, i figli Maurizio con Laura e Andrea con Lucia e i suoi adorati nipoti: Chiara, Marta, Antonio con Ilaria e il piccolo Diego, la cognata Lidia. Amici e parenti hanno dato l’ultimo saluto a Stefania lunedì pomeriggio nella pieve di Naula. Al termine della cerimonia, la salma ha proseguito il suo viaggio verso il tempio crematorio. Tra le persone che hanno avuto modo di conoscere Stefania c’è Piera Mazzone, direttrice della biblioteca “Farinone Centa” di Varallo che la ricorda così: «L’autunno è la stagione in cui si ripensa ai mesi trascorsi in fretta, vissuti “fuori” e, tornando ad una vita più raccolta, riaffiorano i ricordi delle persone care. In questi giorni Stefania, dopo un lungo cammino di sofferenza, accettato, ma non subito, si è avviata nelle faggete dorate dell’Eternità, dove avrà ritrovato i genitori Ermanda e Ercole, riallacciando quell’antico colloquio mai interrotto».

La fede

«Stefania era una donna di Fede, che ha voluto vivere per i suoi figli, le nuore, cui era molto legata, e per i nipoti che rappresentavano il Futuro. Incontrandola minimizzava sempre i dolori fisici e morali, per trasmettere un’immagine generosa di serenità. Per Andrea e Maurizio Stefania era la Mamma: “Un punto di riferimento in tutta la vita, il fulcro della famiglia e un rifugio sicuro dove potersi riparare, da qualunque negatività. Ha saputo rassicurarci sempre nelle scelte più importanti, senza coercizione, affinché emergessero le qualità migliori, orgogliosa che esprimessimo al meglio le nostre personalità. Lascia un vuoto incolmabile, ma anche gli insegnamenti per continuare sulla giusta strada”. Quei grandi occhi verdi rivelavano un carattere riflessivo, portato all’introspezione: la naturale eleganza del portamento la rendeva una donna speciale. Finché le è stato possibile, frequentava con assiduità la piccola chiesa della Gattera partecipando alla vita della frazione, sempre preferendo un ruolo defilato e discreto. Nella Pieve di Santa Maria di Naula, altrettanto cara al suo cuore, sono state celebrate le esequie e le sue ceneri riposeranno nella cappella di famiglia. Ricordo con dolcezza e con affetto la semplicità e la gentilezza di un carattere, che si è rivelato forte e determinato nelle scelte di vita».

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