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«Soccorsi troppo lenti». Valdilana, la famiglia del dottor Girardi contro l’archiviazione del caso
Il medico di base venne colpito da un malore mentre era in ambulatorio ai Pratrivero.
«Soccorsi troppo lenti». Valdilana, la famiglia del dottor Girardi contro l’archiviazione del caso. Il medico di base venne colpito da un malore mentre era in ambulatorio ai Pratrivero.
«Soccorsi troppo lenti». Valdilana, la famiglia del dottor Girardi contro l’archiviazione
«Perché non è intervenuto l’elisoccorso? E perché l’ambulanza nel viaggio verso il pronto soccorso non aveva le sirene accese?» Sono le due perplessità sollevate dalla famiglia del dottor Raffaele Girardi contro l’archiviazione chiesta dalla procura per la morte del medico di Valdilana.
Era il 2 novembre 2023 quando il dottore venne colpito da un malore mentre era nel suo ambulatorio di Pratrivero impegnato in alcune visite. Furono proprio i pazienti ad allertare il 118 e iniziare le prime manovre di rianimazione, grazie anche all’intervento di un dipendente di un vicino lanificio che si precipitò con il defibrillatore.
L’intervento dei soccorritori
Era stato allertato il 118 spiegando la gravità della situazione. L’ambulanza in servizio a Trivero era però impegnata in un altro servizio e avrebbe dovuto arrivare l’ambulanza da Cossato. All’arrivo poi del 118 i sanitari iniziarono le manovre per stabilizzare il paziente che venne ricoverato in ospedale. Le sue condizioni sembravano anche in miglioramento, poi all’improvviso il decesso.
No all’archiviazione
Tramite l’avvocato Ugo Fogliano la famiglia del dottor Raffaele Girardi ha presentato le sue opposizioni all’archiviazione del caso chiesta dalla procura. Nel documento sono stati indicati alcuni temi di indagine, che secondo Fogliano non sarebbero stati sufficientemente esaminati.
Essenzialmente sono due le perplessità della famiglia, a partire dalla decisione presa dai soccorsi di non far intervenire l’elicottero del 118 perché la giornata era segnata dalla pioggia. L’altro punto, sempre riguardante i soccorsi, è riferito al viaggio compiuto da Girardi in ambulanza verso l’ospedale, accompagnato in quel caso dal figlio. Secondo il quale nel primo tratto non sarebbe stata usata la sirena, che avrebbe consentito di procedere più velocemente, né il traffico molto intenso sarebbe stato affrontato con la dovuta decisione.
All’arrivo poi del 118 i sanitari continuarono le manovre per stabilizzare il paziente che venne ricoverato in ospedale. Le sue condizioni sembravano anche in miglioramento, poi all’improvviso il decesso.
Il dottor Girardi aveva da sempre lavorato nella Valle di Mosso, nell’ambulatorio a Pratrivero, che era la sua frazione di origine, ma aveva un ambulatorio anche a Mosso dove viveva e nell’ambulatorio di Camandona.
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