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Tagliano la recinzione e abbandonano sei cani ammalati: il caso a Serravalle

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Tagliano la recinzione e abbandonano sei cani ammalati: il caso a Serravalle

Tagliano la recinzione e abbandonano i cani: ritrovati tre animali adulti e tre cuccioli in pessime condizioni in un cortile di Serravalle.

Tagliano la recinzione

Sono stati abbandonati in un terreno altrui, in pessime condizioni: pieni di pulci e zecche, privi di microchip e pure con la filaria. Queste le condizioni di sei cani, una mamma con tre cuccioli più una coppia adulta, trovati nel cortile di un capannone artigianale di Piane dove qualcuno li aveva abbandonati con ogni probabilità durante il weekend. Per disfarsi degli animali, i proprietari hanno praticato un foro nella recinzione della proprietà privata. E lì, impauriti e in precarie condizioni, sono stati trovati dai dipendenti della ditta artigianale che ha sede nella frazione serravallese lo scorso lunedì mattina, rientrando al lavoro. I cuccioli erano stati messi in uno scatolone, gettato poi all’interno della proprietà, dove erano stati introdotti con la forza anche gli altri tre cani adulti. Allertati i vigili urbani di Serravalle, l’sos è passato al canile di “4 Zampe nel cuore” di Rovasenda che si è preso cura degli animali e sta procedendo con tutti i controlli e il protocollo per poter poi metterli in adozione.

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Altri esemplari

Si tratta del primo abbandono in zona dell’estate 2021, ma ciò che indigna non sono solo le condizioni degli animali e che non abbiano il microchip obbligatorio che permette di identificarli nell’anagrafe canina regionale, ma il fatto che dal 2018 a oggi sono stati abbandonati ventidue cani di questo tipo: sono la fotocopia uno dell’altro.
«Tutto è iniziato nella primavera del 2018 – racconta Luciano Lazzarato, presidente di “4 Zampe nel cuore” e legale rappresentante e amministratore del canile di Rovasenda -: allora fummo contattati dal sindaco di Sizzano per il recupero di una cucciolata di cagnolini meticci. Ebbene, quelli ritrovati l’altro giorno sono l’identica copia. Ma in questi tre anni sono arrivati nel nostro canile altri cani uguali a quelli e tutti senza microchip, tanto che a oggi ne contiamo 22. Riteniamo quindi che all’origine sia stata adottata una coppia di questi meticci di piccola taglia e da lì sono arrivati tutti gli altri, fatti incrociare tra loro, senza nessuna cura. Questi ultimi sono l’ennesima dimostrazione di come sono stati allevati e mantenuti: sono pieni di parassiti e, dopo i controlli, abbiamo scoperto che hanno pure la filaria. Ci chiediamo come al giorno d’oggi possano ancora esserci persone che tengono i cani in queste condizioni. Sono basito. Chi li ha abbandonati deve comunque conoscere bene la zona di Serravalle e dove si trova il capannone artigianale a Piane, io ad esempio non saprei arrivarci».

La speranza dell’adozione

Ora i sei cagnolini si trovano al canile di Rovasenda. «Una femmina zoppica pure – spiega Lazzarato -, pertanto dovremo vedere se è possibile intervenire sulla zampa mai curata, altrimenti purtroppo dovrà camminare così per sempre».
Il passo successivo sarà collocare questi sei cagnolini sfortunati: dagli occhi dei tre adulti trapela la sofferenza subita. Ma visto che sono ancora giovani, hanno 3-4 anni, mentre i cuccioli avranno 40 giorni, «e molto simpatici» sottolinea Lazzarato, potranno ricevere tutto l’affetto che meritano trovando finalmente una famiglia che li ami. «La nostra speranza è questa – conclude il presidente di “4 Zampe nel cuore” -. In canile non abbiamo mai avuto tanti cuccioli come quest’anno. Abbiamo anche una cucciolata di maremmani con la madre che sono stati sequestrati ai proprietari per maltrattamento. Ci auguriamo che qualcuno abbia voglia di prendersene cura come meritano. Ricordo che il canile di Rovasenda è sempre aperto la domenica pomeriggio dalle 14.30 alle 17, ma in questo periodo occorre prendere appuntamento».

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