Attualità
Tempi lunghi per riaprire la strada Locarno-Doccio: protestano i residenti
I frazionisti propongo alla Provincia di tenere la strada aperta alla viabilità con un senso unico alternato regolato da semaforo.
Tempi lunghi per riaprire la strada Locarno-Doccio. Gli abitanti protestano: troppa attesa e troppi disagi.
Locarno-Doccio non riaprirà a marzo
Avrebbe dovuto concludersi a metà marzo il cantiere per mettere in sicurezza e illuminare la galleria tra Locarno e Doccio; invece ci vuole un altro mese, e chi risiede a Locarno protesta.
«Nei giorni scorsi noi locarnesi abbiamo ricevuto la spiacevole notizia che la galleria non riaprirà nei termini dati… si parla di un altro mese di attese», scrive una residente in una nota rivolta al sindaco Pietro Bondetti, che però ha le mani legate perché il tratto di strada (galleria compresa) è di competenza provinciale.
La richiesta della residente
I lavori in corso, infatti, sono stati decisi e appaltati dalla Provincia di Vercelli. «Aldilà della scomodità e dei chilometri in più e della spesa in benzina in più che tutti noi dobbiamo sostenere in questo periodo – sottolinea la locarnese – ci chiedevamo se non fosse almeno possibile fare richiesta in Provincia o alla ditta Masoni di mettere almeno un semaforo. Non credo che chiudere la strada che va verso l’unico ospedale della zona per così tanto tempo sia una buona idea, anzi credo che sia un nostro diritto avere rapido accesso alla struttura. Spero che lei possa, in qualità di nostro sindaco, fare qualcosa».
La risposta del sindaco
Dal primo cittadino l’impegno alla massima collaborazione: «La galleria non sorge su territorio varallese, ma di Quarona e la strada è provinciale – ricorda Bondetti –. Quello che è in mio potere fare è sollecitare a velocizzare i lavori e suggerire qualche soluzione per questo grande disagio. Tanti frazionisti lavorano a Quarona e a Borgosesia, quindi ogni giorno devono allungare la strada passando da Roccapietra per raggiungere la media e bassa Valsesia… e con i costi della benzina attuali è veramente un problema».
«Pertanto si potrebbe valutare di fare un senso unico alternato regolato da un semaforo o almeno aprire il tratto di strada nei fine settimana quando il cantiere è fermo. In alternativa si potrebbe realizzare quel breve tratto di strada nuovo, di cui ho già presentato il progetto in Provincia, che bypassi la galleria. Si tratterebbe di un centinaio di metri di sterrato: andrebbe semplicemente posizionato uno stabilizzato che poi verrebbe tolto quando la galleria riapre. Ma intanto il problema sarebbe risolto».
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