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Trenta furti messi a segno spostandosi in bici: denunciati due minorenni
Una serie di raid notturni a Vercelli per colpire in abitazioni private o in negozi.
Trenta furti messi a segno spostandosi in bici: denunciati due minorenni. Una serie di raid notturni a Vercelli per colpire in abitazioni private o in negozi.
Trenta furti messi a segno spostandosi in bici: denunciati due minorenni
Avrebbero portato a termine una trentina di furti in abitazioni e negozi nella zona di Vercelli, muovendosi rapidamente di notte con le biclette. Due giovanissimi sono stati denunciati l’altro giorno dalla polizia di Stato. I due erano entrambi minorenni all’epoca dei fatti contestati, ora uno ha compiuto i 18 anni.
L’altra mattina gli agenti hanno effettuato due perquisizioni domiciliari a carico dei due, entrambi cittadini italiani, gravemente indiziati di essere gli autori di una serie di furti notturni occorsi tra il mese di settembre ad oggi ai danni di numerosi esercizi commerciali cittadini.
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Esaminate ore di filmati
Al termine di una complessa attività d’indagine, che ha comportato l’esame di ore di riprese video e anche innumerevoli e gravosi servizi di osservazione nelle ore notturne, in tutte le zone più colpite della città, gli investigatori della Squadra mobile hanno individuato due sospetti, minorenni, ricostruendo circa trenta episodi ai danni delle attività imprenditoriali di Vercelli.
Nel corso delle perquisizioni, oltre a parte della refurtiva, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato gli indumenti indossati nel corso dei furti dai due, motivo per il quale i due sono stati deferiti in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria.
Raid in bici
Dall’attività di indagine, come accennato, è emerso che il modus operandi utilizzato dagli indagati consisteva nell’approfittare dell’oscurità per raggiungere in bicicletta gli obiettivi dei raid per poi garantirsi l’accesso al negozio forzando solitamente un infisso o un’entrata secondaria dello stesso per poi asportare il registratore di cassa e quant’altro di valore presente.
Sono in corso ulteriori accertamenti volti ad individuare episodi analoghi e non ancora denunciati alle competenti autorità.
Foto d’archivio
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