Attualità
Trivero Adriano Prederigo diacono da 30 anni
Trivero Adriano Prederigo è diacono in paese da 30 anni. All’inizio ha voluto soprattutto portare la comunione nelle case di anziani e ammalati. Adesso è punto di riferimento della Caritas.
Trivero Adriano Prederigo diacono dal 1988: una scelta di fede e impegno in paese
Ha iniziato portando l’eucaristia ad anziani e ammalati. E da allora è una figura preziosa nell’ambito delle attività delle parrocchie e della Caritas. A Trivero Adriano Prederigo celebra in questo 2018 i 30 anni di impegno come diacono. Un periodo trascorso totalmente nell’unità pastorale basso triverese accanto a don Claudio Maggia. «Sono stato ordinato diacono – ricorda Prederigo – il 9 gennaio del 1988. La mia scelta era nata quando ho incontrato un diacono di Torino, che era venuto in visita in paese. Da lì mi è venuta l’idea di “servire” la chiesa in questo modo. Ne ho parlato con i miei familiari e ho intrapreso il nuovo cammino. Dopo aver studiato quattro anni mi sono domandato se ce l’avrei fatta. Se la gente mi avrebbe accolto. Ma l’accoglienza è stata grande, così come le emozioni che ho vissuto».
A fianco di don Claudio
Prederigo, che ha 76 anni, ha iniziato il suo impegno nelle parrocchie di Cereie, Pratrivero e Ponzone, affiancando il parroco e mettendo il suo desiderio di carità al servizio degli altri. «Non sto facendo nulla di eccezionale – continua il triverese – , solamente cose semplici. Don Claudio 30 anni fa mi aveva fatto una intervista e avevo risposto che il mio desiderio era quello di portare la comunione agli ammalati e anziani. Così è stato e il Signore mi ha preso in parola. Sono stato da tanta gente, che mi ha sempre accolto bene. Mia moglie e i miei figli mi hanno sempre dato una mano e hanno capito ed approvato la mia scelta, a spingermi è sempre stata una grande fede».
L’impegno nella Caritas
Importante anche l’impegno con la Caritas, nell’ufficio di solidarietà, nei vari progetti portati avanti nelle parrocchie e come collaboratore pastorale. «Tutto è nato da un piccolo seme – conclude Prederigo – e negli anni questo impegno comune a favore degli altri si è ingrandito e ha portato i suoi frutti. Insieme al don, con il quale sono sempre andato d’accordo, e ad altri parrocchiani sono nati diversi progetti a beneficio di chi è in difficoltà».
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