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Trivero ricorda Giovanni Dan, l’ex imbianchino amico di tutti

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Trivero ricorda Giovanni: di carattere aperto e solare, si era fatto volere bene da tutti.

Trivero ricorda Giovanni

Sono in tanti a ricordarlo con piacere: era una persona allegra e solare, un uomo disponibile e pieno di vita. E’ questa la descrizione di Giovanni Dan, ex imbianchino 88enne di Valdilana, morto domenica. Chi lo ha conosciuto lo ricorda con affetto e stima come una persona con cui si stava bene, un uomo che ha lasciato un bel ricordo, per come riusciva ad atteggiarsi col prossimo.

A ricordarlo sono Patrizia e Alberto Sacchetti del bar “Oro, cibo e birra” di frazione Oro a Trivero Valdilana, locale che Dan frequentava: «Giovanni – dicono – era una persona molto conosciuta. Era fantastico, molto gioviale, dotato di molta ironia. Scherzava con tutti. Non aveva mai avuto attriti con nessuno, e dire che era una persona solare è dire poco. Frequentava il nostro bar e gli piaceva giocare a carte. Nonostante avesse 88 anni, quando andavamo a guardare le partite di scopa era lucidissimo, si ricordava di tutte le carte. Possiamo solo dire bene di lui, perché non si può dire altro. Era tranquillo, storicamente e convintamente a sinistra per quanto riguarda la fede politica. Ma anche in questo campo non l’abbiamo mai sentito avere un diverbio con qualcuno o che parlasse male. Era un grande tifoso del Toro – aggiungono Alberto e Patrizia – ma anche in questo caso rispettava gli altri e non cercava di imporre la sua idea che fosse di politica, di calcio o di qualsiasi argomento».

Il lavoro

Prima del pensionamento Dan è stato un imbianchino e ha lavorato per anni nelle case delle persone ed era anche per questo molto conosciuto e stimato da tutti. «Ha fatto sempre quel mestiere – conclude Sacchetti – ed era ancor oggi disponibile se c’era bisogno. Se le associazioni chiedevano aiuto lui era presente a dare una mano a tracciare le righe del campo di bocce o a mettersi a disposizione per altri lavori. Era davvero una bella persona e tutti lo ricordano con commozione, anche i compagni del bar, ma non solo perché Giovanni sapeva farsi volere bene».

Un uomo benvoluto

A ricordarlo con parole di stima è anche Oscar Beltrame, personaggio di spicco della sinistra triverese: «Stiamo ricordando una gran bella persona. Un uomo benvoluto, aveva l’abitudine di raccontare le barzellette e se lo si incontrava per strada ne raccontava sempre qualcuna. Aveva il sorriso sempre sulle labbra e andava d’accordo con tutti. Si è impegnato anche nel sindacato Cgil e portava in giro le tessere della Camera del lavoro. Prima di trasferirsi a Ronco abitava vicino a me e quindi avevo modo di vederlo più frequentemente. Era davvero un uomo buono e mancherà a chi ha avuto la fortuna di conoscerlo».
Dan lascia la moglie Maria Randi, la figlia Alessandrina con la famiglia, la sorella Marcellina e tutti i parenti. Martedì la salma è stata accompagnata dall’ospedale di Ponderano sino al tempio crematorio.

In foto: uno scherzoso ritratto di Giovanni, scattato in un momento di divertimento

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