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Trivero ricorda Valeriano Rege Nero: imprenditore, fotografo e benefattore

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Trivero ricorda Valeriano Rege Nero: fu imprenditore, fotografo e benefattore. Aveva iniziato a lavoae nel tessile come dipendente, poi fondò una prorpia attività a Lora.

Trivero ricorda Valeriano Rege Nero, morto a 77 anni

Era un uomo pieno di vita e voglia di vivere che ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del tessile e con la pensione ha saputo appassionarsi alla fotografia diventando un vero professionista. Valeriano Rege Nero neppure di fronte alla malattia si era fermato, aveva continuato a interessarsi alle sue passioni fino alla fine. Purtroppo il suo fisico non ha retto e ha lasciato un grande vuoto nella comunità di Trivero, e in particolare nella parte alta (lui viveva a Lora in via Roma). E’ morto a 77 anni in ospedale dove era ricoverato. La malattia che lo aveva colpito da tempo e con la quale lottava, purtroppo non gli ha lasciato scampo.

L’attività nel tessile

Originario di Mosso sin da giovane aveva lavorato nel tessile (molti lo ricordano alla Ermenegildo Zegna) avviando in seguito anche una propria attività imprenditoriale, una maglieria in un edificio poco distante da via Roma. L’azienda aveva poi cessato la sua attività. Nel frattempo si era trasferito a Trivero dove ha sempre abitato con la famiglia. Aveva lavorato anche come dirigente in altre aziende tessili del Piemonte prima di raggiungere la pensione.

La passione per la fotografia

Ma Rege Nero era conosciuto anche per la sua passione per la fotografia. Tornava dai suoi viaggi con centinaia di scatti, dal Madagascar ai paesi del Nord Europa, amava immortalare i particolari. Una passione portata avanti con studio e applicazione, tanto che alcune sue foto sono finite anche in importanti siti specializzati come “International Photographic” o riviste del settore. Faceva parte del Fotoclub di Biella e aveva partecipato a diverse mostre importanti. Alcuni suoi scatti sono finiti sulla rivista Focus. E così si descriveva: «Sono appassionato di viaggi, di cose nuove e quindi di fotografie, che aiutano a tener vivi i ricordi e le sensazioni provate nei vari momenti».

Conosciuto anche in Valsesia

Alla fine però il suo cuore tornava sempre a Trivero, gli piaceva andare alla scoperta della Conca dei rododendri a pochi passi da casa e della Valsesia. Alagna e i paesi dell’alta Valsesia negli ultimi anni erano diventati il suo “buen ritiro”, una zona che aveva scoperto pian piano appassionandosi sempre di più.

Fu anche benefattore

Ma chi lo ha conosciuto lo ricorda per il suo essere generoso con chi aveva bisogno. Tant’è che sull’epigrafe la famiglia ha fatto scrivere la frase: «La sua generosità e vitalità rimarranno per sempre impressi nel cuore di chi gli ha voluto bene». E i suoi gesti altruisti, fatti nel silenzio senza troppo clamore, sono stati numerosi nel tempo. Tra gli altri, vuole ricordarlo l’associazione Delfino: «Valeriano ci ha permesso di utilizzare un suo immobile per ritirare le nostre auto – dice il presidente Ernesto Giardino -. Come associazione, lo ringraziamo di cuore e ci uniamo al cordoglio dei familiari».

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