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Turismo in Valsesia, un progetto che vale per tutti. «Ora fiducia e determinazione»

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Ieri a Varallo la presentazione di un progetto di turismo unico per tutta la Valsesia, commissionato a uno studio di specialisti. Punto critico, la mancanza di proattività: bisogna puntare sui prodotti

Un unico progetto per il turismo di tutta la Valsesia

Alla presenza dell’assessore regionale al turismo Vittoria Poggio e davanti ad un pubblico numeroso, che annoverava anche un gruppo di allievi dell’Istituto alberghiero, il Gal Terre del Sesia ha presentato al teatro Civico di Varallo, il progetto strategico per lo sviluppo del turismo in Valsesia.

Il piano del Gal

«Un piano che avrà bisogno della collaborazione di tutti, e soprattutto dell’unità di intenti del territorio, per essere messo in pratica – ha detto il presidente del Gal, Franco Gilardi –. Alcuni obiettivi potranno essere raggiunti con buona volontà, impegno e corsi di formazione, altri richiederanno sforzi maggiori: gli amministratori dovranno impegnarsi a risolvere le criticità per quanto riguarda servizi e strutture. In particolare – ha sottolineato – viabilità, trasporti e sanità sono fattori determinanti per lo sviluppo turistico e devono viaggiare di pari passo: non possiamo avere buone strade ma un’assistenza sanitaria deficitaria. Quindi – ha concluso rivolgendosi anche all’assessore Poggio – abbiamo bisogno di supporto per garantire l’accesso alle cure, potenziando la rete dei presidi e dei servizi sanitari e sociosanitari».

Lo studio

Il progetto è articolato ed è il risultato dello studio della società trentina G&A Progetto Turismo (nota in tutta Italia per aver effettuato analoghi studi nei luoghi più importanti del turismo trentino, dalla Val di Fassa alla stessa città di Trento, oltre che in Sardegna ed in altre località turistiche di spicco). E’ stato illustrato dal presidente Matteo Bonazza e dalle sue collaboratrici.

«Lo studio – ha detto Bonazza – è stato condotto con metodo scientifico, in due fasi, una di analisi e la seconda di individuazione delle migliori strategie. La parte analitica è stata estremamente attenta, finalizzata a reperire informazioni oggettive per arrivare a strategie efficaci. Tutti coloro che sono stati coinvolti, dagli amministratori pubblici agli operatori privati, fino ai turisti – ha aggiunto – hanno collaborato con disponibilità, permettendo agli analisti di arrivare ad avere una fotografia precisa della situazione e ad elaborare su questa base la strategia per il futuro».

Grande potenziale, ma…

Gli esperti hanno spiegato di essersi trovati davanti un grande potenziale, che però ha bisogno di essere adeguatamente organizzato. «Dopo aver evidenziato i punti di forza e le criticità del sistema – ha spiegato Matteo Bonazza – abbiamo rilevato chiaramente come la Valsesia abbia ancora numerosi elementi su cui lavorare, per superare quella mancanza di proattività che caratterizza la gestione del settore turismo».

L’esperto ha dunque detto e ribadito che occorre focalizzare le energie sui prodotti offerti al visitatore: sci e snowboard, bike, trekking, sport fluviali, pesca, cultura ed enoturismo sono prodotti sui quali sarà necessario aprire dei tavoli di lavoro «per poterli sviluppare a 360 gradi ed offrire al turista un’esperienza appagante e articolata, oltre che completa di tutti quegli elementi collaterali che fanno dire di aver vissuto un momento eccellente… e soprattutto di aver voglia di ripeterlo e di consigliarlo ad amici e conoscenti».

Interviene l’assessora regionale

Complimenti ed incoraggiamenti sono arrivati dall’assessore regionale al turismo Vittoria Poggio, che ha sottolineato la bellezza quasi fiabesca della Valsesia, si è complimentata con gli amministratori per l’iniziativa di produrre questo studio ed ha assicurato la vicinanza della Regione. Dal canto suo il consigliere regionale Angelo Dago ha detto chiaramente che sarà necessario il supporto della Regione, anche dal punto di vista economico, per poter realizzare quanto necessario a portare il turismo ad un livello di maggior efficacia.

Fondamentale, oltre a quello del Gal, il ruolo dell’Unione montana Valsesia, il cui presidente Francesco Pietrasanta, è stato promotore insieme ad altri amministratori valsesiani che ha ricordato (Paolo Tiramani, Alessandro Dealberto, Roberto Veggi, Eraldo Botta, Daniele Baglione) della necessità di fare squadra e rilanciare il turismo, organizzando meglio l’offerta.

«Ringrazio Franco Gilardi che ha saputo crederci con fermezza ed è riuscito a concretizzare, senza di lui non saremmo qui – ha detto Pietrasanta –. Questo progetto è solo l’inizio di un lungo percorso, abbiamo davanti una strada da affrontare. La prima sfida è quella di crederci, di fidarsi dei consulenti scelti, di essere determinati a raggiungere l’obiettivo».

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