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Valdilana, a 92 anni Omar Gioia riempie ancora il teatro Giletti

Il pubblico in piedi ad applaudire, commozione, bravura degli artisti, ricordi, amicizia per“Fisarmonicando”.

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Valdilana, a 92 anni Omar Gioia riempie ancora il teatro Giletti. Il pubblico in piedi ad applaudire, commozione, bravura degli artisti, ricordi, amicizia. Sono stati questi alcuni degli “ingredienti” di “Fisarmonicando”.

Valdilana, a 92 anni Omar Gioia riempie ancora il teatro Giletti

Lo spettacolo musicale, che si è svolto sabato al teatro Giletti di Ponzone Valdilana, ha visto protagonista Omar Gioia, 92 anni. Con lui sul palco a regalare tante emozioni sono stati i componenti de “Il Tarlo”, di cui fa parte da anni, con l’amico Beppe Pellitteri. La serata era a cura di Atelier – laboratorio delle buone idee, compagnia teatrale Carovana, Il Prisma. Un viaggio attraverso i ricordi da quel giorno del 1973, che ha visto i componenti del gruppo cabarettistico calcare per la prima volta la scena sul palco del Giletti.

Musica ed emozioni per tutti

Tanta musica, tante attribuzioni di affetto a Omar Gioia che ha suonato la sua fisarmonica. Non al centro della scena ma insieme agli altri, come è stata la sua vita. Omar, pur non volendo stare sotto ai riflettori, ha dato tanto per il territorio come imprenditore, uomo, musicista, sempre in prima linea nel volontariato.
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Le sorprese durante la serata

E durante la serata non sono mancate le sorprese come il brano “Signore delle cime” cantato da alcuni membri del coro Genzianella o l’omaggio tributato dal gruppo teatrale del “Processo del Babi” di Biella. E poi ancora “Torpedo blu” suonato da Omar con il figlio Maurizio e il nipote Nicola.

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Ma gli applausi a scena aperta sono andati ai membri de “Il Tarlo” che hanno proposto i pezzi del loro repertorio. Si è passati da canzoni divertenti come “La capital del mund l’è Cà ‘d Vaudan”, alla dolcezza del brano dedicato a Margherita e Fra Dolcino scritto da Pellitteri a san Bernardo. E poi personaggi caratteristici come l’Om Selvatic, o le battute ironiche, la satira, i messaggi che hanno fatto riflettere.

Chi c’era sul palcoscenico

Una serata davvero speciale dove la musica ha abbracciato tutti i presenti. Sul palco Beppe Pellitteri, Diego Cabassa, Miguel Cabassa, Neviano Dalvici, Ivano Faccio, Davide Rodighiero, Gisella Valli, Aldo Vellati, Cosetta Sassi. Gli arrangiamenti musicali sono stati di Davide Rodighiero, mentre i testi, musiche originali e regia erano affidati a Beppe Pellitteri, luci e suoni Gian Graziani.

 

E sono state le parole dell’ultima canzone di Pellitteri, dedicata a Omar, a commuovere e a sintetizzare la serata: «Lasciami cantare 50 anni di poesia, amico mio, e tu continua a suonare».

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