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Valdilana quest’anno non sarà inviato il bollettino con gli importi Imu

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Valdilana quest’anno non sarà inviato il bollettino Imu: «Uffici frenati anche dal virus, ci spiace».

Valdilana quest’anno non sarà inviato il bollettino Imu

Quest’anno il bollettino Imu non arriverà a casa a Valdilana. Bisognerà rivolgersi ai Caf o al proprio professionista per avere il conteggio giusto da pagare, anche se gli uffici comunali rimarranno a disposizione. Qualche malumore si è registrato sui social, ma la decisione di non inviare il classico bollettino, spiegano dal Comune, deriva anche dall’emergenza Coronavirus e in parte anche dalla concomitante fusione dei quattro centri.

La spiegazione

«Capisco che soprattutto a Trivero e Soprana si era abituati a ricevere la documentazione dal Comune e procedere al pagamento – spiega il sindaco Mario Carli -. Ma non dimentichiamo che stiamo vivendo un particolare legato al Coronavirus dove anche il personale comunale ha effettuato lo smart working, quindi alcune operazioni che avevamo in mente come l’aggiornamento delle banche dati non è stato ancora completato».

Per evitare conteggi sbagliati

Da qui la decisione di non inviare il bollettino: «Se avessimo inviato i bollettini senza le banche date aggiornate avremmo rischiato di fare pagare più del previsto alcuni utenti. E non sarebbe stato giusto. Proprio tenendo conto del periodo storico che stiamo vivendo chiedo quindi un po’ di pazienza a tutti. Non dimentichiamo che poi abbiamo proprio di recente avuto il pensionamento della responsabile dei tributi».

Imu da calcolare

Insomma tra Coronavirus, pensionamento e nuovo Comune, le banche dati non sono state ancora aggiornate: da qui la necessità di chiedere la collaborazione dei cittadini. «Potranno rivolgersi al Caf o al proprio professionista per controllare l’importo Imu da pagare nel caso in cui ci siano state delle variazioni – riprende Carli -. In questo modo anche il Comune avrà le banche dati aggiornate e in futuro potremmo pensare di inviarle nuovamente a casa come già si faceva».

Collaborare insieme

La parola d’ordine è collaborazione: «Ho visto anche io i malumori sui social, ma ritengo che la questione si possa risolvere con la collaborazione di tutti e un po’ di comprensione tenuto conto appunto di tutti i disagi che il Coronavirus ha portato nel pieno dell’emergenza. Per fine anno sono sicuro che tutto il lavoro di aggiornamento sarà completato in modo da avere la situazione sotto controllo come sempre».

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