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Valdilana sul Piano scuole resta il muro contro muro

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Valdilana sul Piano scuole resta il muro contro muro. Lunedì sera al cine-teatro “Giletti” di Ponzone il sindaco Mario Carli ha spiegato la strategia e le motivazioni che hanno spinto l’amministrazione a proporre lo spostamento delle scuole primarie e medie da Valle Mosso a Mosso.

Valdilana sul Piano scuole resta il muro contro muro

Ma le parole non hanno scalfito le convinzioni dei genitori. C’è chi è pronto a iscrivere il proprio figlio altrove, chi ha contestato la scomodità del “Pietro Sella”. Ma l’unica cosa certa è che ad oggi una firma ufficiale tra Comune di Valdilana e Provincia di Biella per portare il liceo di nuovo a Valle Mosso non c’è.

La posizione di Carli

«Il nostro obiettivo è riorganizzare le scuole tenendo conto dei dati demografici e anche degli aspetti economici, oltre a dare una possibilità di formazione ai nostri ragazzi – ha spiegato Carli -. Abbiamo perso 500 abitanti in un anno. E bisogna pensare a riorganizzare i servizi». L’obiettivo è mantenere il liceo di valle. «Per sistemare quello chiuso perchè pericolante in via Bacconengo sarebbero stati necessari 6 milioni di euro. Gli studenti sono stati messi al Pietro Sella, ma sia noi che la Provincia riteniamo che l’istituto sia troppo a monte per poter attirare nuovi iscritti».

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Soluzione

Portare il liceo a Valle Mosso sarebbe quindi l’unica soluzione: «L’obiettivo è attirare nuovi studenti oltre a potenziare i percorsi formativi puntando sul tessile. Se la Provincia non investe su Valle Mosso allora rischiamo di perdere una scuola superiore concentrando tutto a Biella e Cossato. Inoltre un liceo in centro a Valle Mosso porterebbe anche benefici economici ai negozi del paese». La linea è stata confermata dall’assessore Elisabetta Prederigo: «La nostra è una idea complessiva di Valdilana e non dei singoli paese, vogliamo avere una visione della scuola da 0 a 19 anni». L’assessore Carlo Grosso ha poi aggiunto: «La nostra ambizione è avere un polo scolastico di qualità a Valle Mosso. Abbiamo la responsabilità di fare delle scelte».

Le contestazioni

Il piano del Comune però è stato respinto su tutta la linea dai valmossesi: «Cossato ha bisogno della sezione montana per mantenersi indipendente da Biella – ha fatto notare una mamma -. Il liceo in centro a Valle Mosso non cambierà l’economia: non ci sono attività scolastiche pomeridiane, non ci sono palestre, luoghi di ritrovo per potersi fermare. Al suono della campanella saliranno tutti sull’autobus e torneranno a casa. State prendendo una decisione non democratica». Una nonna ha poi incalzato: «Togliendo le scuole da Valle Mosso cancellerete un servizio che non si avrà mai più. Perderete iscritti e soldi». Deciso l’intervento di Orazio Garbella ex amministratore: «Questa riunione andava fatta prima. Avete deciso di spostare la scuola senza informare i genitori. A me vengono le lacrime quando sento che bisogna spostare la scuola verso la pianura, sono andato a supplicare per tenere le scuole superiori a Mosso quando volevano portarle tutte a Biella. Non sapete le lotte che ho fatto per difenderle. Voi avete il dovere di difendere le nostre scuole e la montagna». Alla fine tutti sono rimasti nelle proprie posizioni, si aspettano dal Comune i progetti sull’organizzazione del Pietro Sella e si attende di capire quando arriverà la firma dell’accordo con la Provincia di Biella.

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