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Valduggia porta in municipio una campana simbolo del paese

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Valduggia porta in municipio una campana simbolo del paese. Considerata l’importanza che le campane hanno sempre avuto, sotto l’aspetto economico, sociale e culturale del paese, l’amministrazione comunale ha deciso di posarne una nell’atrio del municipio.

Valduggia porta in municipio una campana simbolo del paese

E non è una campana qualunque: «Abbiamo ricevuto in dono una campana in ricordo di Roberto Mazzola, ultimo erede della storica Fonderia Mazzola – ha spiegato il sindaco Luca Chiara -. Fin dal 1400 la fonderia Mazzola ha prodotto migliaia di campane per chiese italiane ed estere. E’ una lavorazione che ha avuto un’importanza fondamentale per Valduggia, e ci è sembrato doveroso dare il giusto riconoscimento a questo simbolo. E’ per noi un onore poter accogliere in municipio una campana realizzata da una fonderia che ha fatto conoscere il nostro paese in tutto il mondo».

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A donare al paese la campana in memoria di Roberto Mazzola, scomparso lo scorso anno, è stata la moglie Liliana Rossetti. Sabato mattina è stata presentata: alla presenza dei familiari di Mazzola, di amministratori comunali e numerosi valduggesi, la campana è stata scoperta: «Ho conosciuto Roberto Mazzola nel 1990 quando entrambi eravamo in consiglio comunale – ha ricordato Marco Pedrazzoli, vicesindaco di Valduggia -: era una persona molto corretta, stimato anche dalla minoranza e da tutte le persone che incontrava. Ricordare Roberto come amministratore è però riduttivo, lui era soprattutto un imprenditore, titolare di una ditta che ha fatto conoscere anche all’estero il nostro paese».

La vedova di Mazzola, Liliana Rossetti, dopo aver scoperto la campana insieme al sindaco, ha preso un nuovo impegno: «Farò avere al municipio alcune stampe storiche che ritraggono il lavoro che si faceva nella fonderia». Presente alla cerimonia lo storico parroco valduggese don Dante Airaga: «Credo di avere conosciuto prima le campane di Valduggia che il paese – ha ricordato il sacerdote -. Ero ancora in seminario quando ho sentito parlare per la prima volta delle campane valduggesi. E’ stato un onore per me poter conoscere di persona la famiglia che per così lungo tempo le ha create e prodotte».

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