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Valduggia ricorda Antonio Rastelli, imprenditore innamorato del paese

Seppur abitasse a Gozzano, i legami con la frazione valduggese sono sempre stati molto forti: restaurò anche la parrocchiale.

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Valduggia ricorda Antonio Rastelli, imprenditore innamorato del paese. La comunità di Zuccaro ha dato l’ultimo saluto ad Antonio Rastelli, morto a 88 anni.

Valduggia ricorda Antonio Rastelli, imprenditore innamorato del paese

Seppur abitasse a Gozzano, i legami con la frazione valduggese (dove trascorreva i mesi estivi) sono sempre stati molto forti, tanto da essersi impegnato per il restauro della chiesa parrocchiale.
Rastelli era nato il 18 maggio 1935 a Orsanvenzo. Ancora giovanissimo, si era trasferito a Gozzano dove aveva avviato un’attività artigianale specializzata nella produzione di valvolame in ottone e bronzo con i fratelli Vittorio e Giuseppe, cresciuta nel tempo (la sede si è trasferita da diversi anni a Invorio) e ora gestita dai figli. Nel 1963 si era sposato con Graziella Fornarelli e dal matrimonio sono nati Carlo, Giuseppina e Paolo.

I soggiorni estivi nella frazione valduggese

A Zuccaro, Rastelli soggiornava nei mesi estivi con la moglie, e l’attaccamento alla frazione era testimoniato dall’impegno in iniziative sociali quali il recupero e la sistemazione della chiesa parrocchiale dei Santi Andrea e Gaudenzio: aveva finanziato i lavori di ristrutturazione e i restauri degli affreschi interni ed esterni. Per quest’opera di mecenatismo, nel 2010 la parrocchia lo aveva voluto premiare insieme ad altri due benefattori di Zuccaro, Guido Crevola e Gianluigi Zanin. Ancora pochi mesi fa la frazione gli aveva consegnato la “pergamena dell’amicizia zuccarese”.
Nel 1984, Rastelli era stato nominato “priore” dei Metallurgi, l’associazione che riunisce gli imprenditori del settore metallurgico di Cusio e Valsesia.

I ricordi di chi l’ha conosciuto

Ad evidenziare il legame di Antonio Rastelli con Zuccaro sono le parole di Carmen Marcodini: «Antonio Rastelli nasce a Orsanvenzo nel 1935 e, ancora giovanissimo, si trasferisce a Gozzano dove, con i fratelli Vittorio e Giuseppe, apre una piccola officina meccanica. Nel 1963 sposa Graziella Fornarelli e dalla loro unione durata quasi 60 anni (la signora Graziella è mancata nel mese di aprile dello scorso anno) nascono tre figli: Carlo, Giuseppina e Paolo. In quegli anni, coadiuvato dalla moglie e dalla cognata Dina, fonda la “Rastelli Rubinetterie” che con grande capacità imprenditoriale amplia sempre di più fino a farla diventare una delle più conosciute e importanti del settore.
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La sua semplicità

A Zuccaro, però, verrà per sempre ricordato per la sua semplicità, umiltà e soprattutto generosità. Ha infatti svolto molti lavori di ristrutturazione, manutenzione e restauro specialmente per la bellissima chiesa parrocchiale alla quale era legato in modo particolare. Questo suo “attaccamento” al paese e al patrimonio storico-artistico presente l’ha sicuramente trasmesso ai figli, in particolare a Carlo, che continuano le orme del padre. La famiglia era per lui fondamentale e l’ha sempre messa al primo posto (ricordo con grande nostalgia la sua scrivania sulla quale primeggiano le foto dei nipoti dei quali ne era affezionatissimo e dai quali era altrettanto ricambiato). Appena i figli ebbero terminati gli studi li ha inseriti tutti e tre nell’azienda che ora conducono con la stessa passione ereditata da papà Antonio.

Un grazie da parte del paese

Aveva un animo buono, era sempre disponibile ad aiutare chiunque ne avesse avuto bisogno. Amava trascorrere ore a parlare con i vecchi amici (molti dei quali purtroppo non ci sono più) e ripercorrere i ricordi dei tempi passati. Non aveva molta simpatia per la tecnologia – “mi fido poco” diceva – e infatti non usava nemmeno la calcolatrice e anche il più semplice dei cellulari non gli era molto familiare e molto spesso era spento e, quindi, irraggiungibile. Ci sarebbe da ricordare molto altro di Antonio, ma mi fermo qui ricordandolo come era con una parola e un saluto cordiale per tutti e ringraziandolo per quanto ha fatto per il paese di Zuccaro e non solo. Grazie Antonio, il paese ti sarà per sempre riconoscente».

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1 Commento

1 Commento

  1. rino cunterio

    29 Ottobre 2023 at 16:29

    Ho avuto il grande piacere di conoscere, per lavoro, l esimio signor Antonio ed apprezzarne le capacita imprenditoriali ed umane di un imprenditore illuminato. La notizia della sua scomparsa mi rattrista, porgo alla sua a me cara famiglia i mie piu sentite condoglianze,li ricordo tutti sempre con stima ed amicia.
    rino cunterio

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