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Valsesia e Valsessera piangono la “Maria dei gatti”, morta a 92 anni

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Valsesia e Valsessera piangono la “Maria dei gatti”, morta a 92 anni.  Per decenni si è presa cura di controllare le colonie feline, di sterilizzare le gatte, di trovare una casa a tanti randagi.

Valsesia e Valsessera piangono la “Maria dei gatti”, morta a 92 anni

Sono in tanti a piangere Maria Vanda Bragion, morta a 92 anni.  Era sposata con Erasmo Nalin, e abitava in viale Varallo; ha lasciato anche i figli Cinzia e Iginio.
Per anni la “Maria dei gatti” è stata un punto di riferimento. Non c’era situazione che non riuscisse a risolvere: se una colonia di gatti randagi rischiava di crescere oltre misura, era normale affidarsi a lei. Arrivava in bicicletta, con una gabbietta e con pazienza, recuperava tutte le gatte affinchè potessero essere sterilizzate. Ma non solo: amava tantissimo i gatti ed era sua cura sfamari e prestare assistenza e riuscire anche a trovare una casa per molti di loro. Spesso aiutata nel suo compito dal marito Erasmo. La conoscevano in tanti, e il suo servizio era richiesto anche fuori dai confini borgosesiani. Nel corso degli anni, la sua dedizione è stata apprezzata ovunque, così come il suo incondizionato affetto per i gatti.

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Il ricordo

La notizia della sua scomparsa ha destato profondo cordoglio. In tanti hanno avuto parole di stima e affetto nei confronti della donna. Tra di loro, a ricordare Maria Bragion è anche Franca Marchiori: «Nella vita di ognuno ci sono istanti in cui è difficile trovare le parole per salutare una grande persona, nel suo estremo viaggio. Questo è uno di quei momenti, perché non ci saranno mai parole sufficienti e giuste per ricordare la significativa missione sociale di Maria Nalin, o “Maria dei gatti”, come era conosciuta in Valsesia e Valsessera. Una persona buona e dolce, amante dei gatti a dismisura. Per più di quarant’anni si è occupata delle colonie feline di Borgosesia e dintorni, fino a toccare anche paesi lontani. Si faceva aiutare dal marito amatissimo, Erasmo, che aveva coinvolto nel suo quotidiano impegno facendosi accompagnare in auto dove lei non poteva recarsi con la sua bicicletta.
La ricordo e la rivedo pedalare con le sue borse colme di croccantini, l’acqua, le ciotole, fare il giro per sfamare i gatti randagi. Si caricava dell’impegno di fare sterilizzare le gatte e trovare loro una famiglia. Ha trovato casa e si è occupata di centinaia di “puerpere” feline e dei loro cuccioli. Per decenni ha fatto tutto questo senza chiedere nulla ed ha compiuto un lavoro meraviglioso per contenere il randagismo. Da circa dieci anni non era più in grado di far fronte a questi impegni per la malattia che l’aveva colpita, ma il suo pensiero correva sempre a loro. Carissima Maria, ora sarà senz’altro in paradiso, con i suoi amatissimi animali. Condoglianze vivissime al caro marito Erasmo ed ai figli. Grazie Maria, è stato un piacere conoscerla, sarà sempre nel mio cuore».

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