Attualità
Varallo a 56 anni prende la seconda laurea. E punta alla terza
Varallo a 56 anni prende la seconda laurea. E punta alla terza. La storia di Claudia Zanetti dimostra come non sia mai troppo tardi per trasformare i propri sogni in realtà: 56 anni appena compiuti e un lavoro nelle segreterie scolastiche, la varallese ha appena conseguito la laurea magistrale in giurisprudenza con una tesi sulle nuove tecnologie e la comunicazione all’interno dell’amministrazione pubblica, nonostante avesse in curriculum già un primo diploma universitario e non solo. Quella in giurisprudenza, infatti, per lei è la seconda laurea, dopo quella in servizi giuridici per l’impresa e una serie di master, tra cui quello per poter esercitare la professione di giudice di pace.
Lavoro-studio
Oggi Zanetti è direttrice dei servizi generali e amministrativi all’istituto comprensivo di Quarona, dove ha cominciato proprio quest’anno dopo essere stata al “D’Adda” di Varallo fino al 2004 e poi al “Lancia” di Borgosesia fino alla fine dell’anno 2019-2020. Nonostante il suo diploma di laurea, ha scelto di iscriversi a una nuova facoltà ripartendo dal primo anno. «Ho fatto tutto il percorso, sempre restando in regola con gli esami e lavorando – racconta la neolaureata -. Era una sfida, un sogno nel cassetto, ma bisogna sempre far avverare i propri desideri».
Università
Così, dopo cinque anni di studi, ha finalmente raggiunto il suo obiettivo e ha ottenuto il titolo magistrale all’Università Telematica Pegaso di Torino. La sua tesi riguarda molto da vicino le sfide che l’attualità sta ponendo al mondo della scuola e del lavoro. L’elaborato firmato da Claudia Zanetti porta il titolo “La comunicazione nella Pubblica Amministrazione, digitalizzazione e uso dei social media” ed è nato proprio dall’emergenza sanitaria in corso: «In questo periodo di pandemia, se non ci fossero stati Internet, i gruppi WhatsApp e tanti altri mezzi, sarebbe stato tutto più difficile», commenta l’autrice della tesi. In linea con le disposizioni in vigore contro il virus, il suo lavoro è stato discusso a distanza, in videochiamata da Varallo. «Laurearsi ed essere proclamati dottori in presenza, però, è tutta un’altra emozione, anche solo per il fatto di essere lì, sentire la tensione prima di entrare e nel pronunciare il titolo della propria tesi», continua. Ad aumentare il livello di difficoltà, il divieto di spostarsi per la ricerca di testi e materiali: «Sono potuta andare di persona a Torino solo un paio di volte e trovare tutte le informazioni via web non è stato semplice», ammette la studentessa.
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Cosa farà, ora, Claudia Zanetti? «Dovrò inventarmi qualcosa d’altro, perché non mi piace stare senza far nulla- dice-. Mi è già stato proposto da parte del rettore dell’università Pegaso di Torino di iniziare a studiare per una terza laurea, ma preferisco aspettare un attimo».
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