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Varallo, difficile catturare la Veggia Pasquetta. Ma alla fine è bruciata

Grande festa in piazza Vittorio Emanuele per il primo appuntamento dell’edizione 2023 del carnevale varallino.

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A Varallo è tempo di carnevale: una Veggia Pasquetta “velocista” catturata a fatica e messa al rogo.

A Varallo scappa la Veggia Pasquetta

Quest’anno la “Veggia Pasquetta” ha dato del gran filo da torcere alle guardie. La madre di Marcantonio Carlavèe, interpretata da Matteo Pedriali, che in passato aveva vestito i panni di una delle guardie di Marcantonio, ha fatto faticare non poco i propri aguzzini prima di essere catturata.

La sua sparizione dal corteo in suo onore, partito dal piazzale di via Mario Tancredi Rossi, avvenuta nel corso dell’esibizione del gruppo Frustatori di Rocchetta Tanaro, non si è notata fino a quando il suo consorte, il Vecchio Bacucco interpretato da Stefano Salina (anch’egli con un passato da guardia del Re del carnevale varallese), e la balia, interpretata da Giacomo Colla (che è stato anche Capo delle guardie negli scorsi anni), con il piccolo Marcantonio non sono passati alla testa del corteo senza di lei. Subito le guardie sono partite alla sua ricerca.

A nulla sono servite le sue innumerevoli fughe perché alla fine, a causa di una caduta, è stata poi catturata e costretta al suo triste destino. Prima che fosse presa dalle guardie, che hanno corso e faticato parecchio, la vecchina ben allenata nella corsa si è fatta beffa di loro ballando allegramente tra i frustatori che le hanno anche insegnato a usare la frusta.

Inizia il carnevale varallino

La giornata della “Veggia Pasquetta” è iniziata già al mattino con l’esibizione del gruppo Frustatori di Rocchetta Tanaro ed è proseguita con l’aperitivo organizzato dai Dughi di Varallo Vecchio all’interno della loro sede di via Scarognini, ed è culminata con il corteo, accompagnato dai frustatori e dalla banda musicale Città di Varallo, che ha preso il via nel pomeriggio in cui si è svelata l’identità della “Veggia Pasquetta 2023” che ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso fino alla sua cattura da parte delle guardie sfinite per la corsa.

In piazza Vittorio, come vuole la tradizione si è tenuta la lettura della condanna per i suoi comportamenti sconsiderati e per aver avuto un figlio al di fuori del matrimonio. Dopo altri tentativi di fuga della simpatica “Veggia” il corteo si è recato al Centro Anni d’Argento per un saluto ai suoi frequentatori.

La serata si è conclusa con il rogo della madre di Marcantonio sul greto del fiume Mastallone tra le incitazioni dei più piccoli che, con le loro famiglie, hanno atteso che i fuochi venissero accesi.

(fotoservizio Sara De Dominici)

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