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Varallo festeggia nonna Elda: 101 anni e non sentirli
Varallo festeggia Elda Ioli: con i suoi 101 anni, è una preziosa testimone di antiche usanze.
Varallo festeggia Elda
Un compleanno a tre cifre in grandissima forma. Sabato Elda Ioli ha festeggiato il suo 101º compleanno nella casa di Locarno dove abita da qualche tempo, ospite della figlia Piera. Nel suo caso vale proprio il detto “averli ma non sentirli”, perché nonna Elda, oltre a godere ancora di buona salute, è perfettamente lucida e ama raccontare aneddoti sulla sua vita come se fossero accaduti ieri.
I festeggiamenti
Così ha fatto durante la festa di compleanno quando a farle visita sono stati il parroco padre Matteo Borroni e tre componenti della Pro loco della frazione, il presidente Matteo Delgrosso, Primo Vittone e Gianni Quaglio. Ed è proprio Vittone a riferire del piacevole incontro: «Non è stata una visita di cortesia per la particolare circostanza. Molto di più. Una scoperta “coperta” dal velo di ben 101 anni. La scoperta di un’oasi di pace, uno scrigno di memorie impossibili da dimenticare per Elda e che Elda ci ha voluto lucidamente raccontare con gesti e parole di una civiltà montanara della quale ne abbiamo ormai perse le tracce».
I primi temi in paese
Originaria di Rimasco, sposata con Giuseppe Rameletti, Elda si trasferì a Locarno alla fine degli anni Cinquanta: era inverno e con il marito presero casa in località Roncaglio. Le difficoltà iniziali non furono poche, nell’abitazione mancava persino la corrente elettrica e né lei né il marito potevano contare su un lavoro che permettesse loro di condurre una vita tranquilla. «Ci ha raccontato che allora, presa dalla sconforto, si rivolse in preghiera alla Madonna Ausiliatrice a cui è dedicata la cappelletta di Roncaglio, supplicandola affinché il marito trovasse lavoro – riferisce Vittone -. Ebbene il giorno dopo al marito proposero un impiego come boscaiolo».
Momenti difficili
Nella sua lunga vita Elda ha dovuto affrontare momenti difficili, il dolore di perdere due delle tre figlie, il fatto di dover rimanere vedova. Ma non si è mai arresa. «I ricordi del suo cuore sono stampati nel libro della sua mente – aggiunge Vittone -. Elda ci ha aperto questo suo libro e, con effetti tonali diversi, ci ha intrattenuti coinvolgendoci con trasporto nella sua esposizione. Non pensavo di arrivare fin qui, ci ha detto. E noi che l’abbiamo seguita in questo racconto, guardando le espressioni dei suoi occhi e del suo viso, dobbiamo dire “grazie” al Padrone che le ha permesso di arrivare fin qui e di essere presenti al suo 101° genetliaco. Padre Matteo le ha donato un quadro con l’effigie della statua del Gesù Bambino presente in chiesa parrocchiale, la Pro loco un omaggio floreale.
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