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Varallo matrimoni civili tra i capolavori della Pinacoteca

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Varallo matrimoni civili alla Pinacoteca: il sindaco chiede l’autorizzazione in Prefettura per le celebrazioni.

Varallo matrimoni civili al Palazzo dei Musei

Unirsi in matrimonio nel salone della pinacoteca di Varallo: un sogno che potrebbe diventare realtà. Sposarsi in un ambiente che racchiude tanta storia e tanta arte, nell’antico salone di Palazzo dei Musei. Non è un miraggio. Anzi, tra qualche mese la proposta del Comune potrebbe diventare realtà e molte coppie potranno unirsi in matrimonio con rito civile in una delle stanze più belle della città.

La delibera da parte della giunta è arrivata il 24 luglio e l’iter per ottenere l’autorizzazione dalla Prefettura è stato avviato: ora non resta che attendere una risposta. Che non è così scontata, però: quella per la richiesta di poter celebrare i matrimoni civili anche nell’ex cappella dell’albergo “Casa del pellegrino”, per dire, non è mai arrivata… Le speranze per questa nuova proposta, però, sembrano essere buone.

Il Sacro Monte

«La strada burocratica per permettere alle coppie di sposarsi al Sacro Monte anche senza cerimonia religiosa era stata intrapresa, ma non abbiamo mai ottenuto un riscontro, né positivo né negativo – conferma il sindaco Eraldo Botta-. Forse alla base di questo rallentamento sta il fatto che si tratta di un luogo sacro, e quindi il fatto di celebrare matrimoni con rito civile potrebbe non essere gradito a tutti. Mentre per quanto riguarda la Pinacoteca non credo ci saranno problemi. Non di questi tipo, almeno».

A oggi è Villa Durio, palazzo municipale, la location numero uno per i matrimoni civili in città, seguita dalle scuderie di Palazzo D’Adda e dal parco del Muntisel. «Non abbiamo ancora ricevuto richieste, ma entro qualche mese, tempo che la Prefettura faccia le sue valutazioni, chi si sposerà a Varallo avrà una possibilità in più- commenta Botta-. Il salone ottocentesco di Palazzo dei Musei è uno dei luoghi importanti della nostra valle, bello e denso di storia».

La proposta

La proposta di utilizzare lo spazio degli eventi anche per le cerimonie è giunta sul tavolo dell’amministrazione da parte della Società di incoraggiamento allo studio del disegno e di conservazione delle opere d’arte in Valsesia, alla quale Comune e Pinacoteca sono andati incontro di buon grado. «La nostra intenzione è quella di valorizzare anche attraverso i matrimoni quello che è uno dei luoghi più belli di Varallo e, appena la Prefettura ci autorizzerà, questo sarà un modo per promuovere Palazzo dei Musei e il nostro territorio in generale», continua il primo cittadino.

Situato al primo piano dello stabile, con ingresso in via Calderini, il salone d’onore fu realizzato nella seconda metà dell’Ottocento proprio come sede di rappresentanza della Società d’incoraggiamento allo studio del disegno, nucleo più antico dell’attuale complesso che comprende Pinacoteca e Museo Calderini. La sala è caratterizzata dal soffitto affrescato, da una loggia percorribile lungo l’intero perimetro e da una serie di busti di personaggi locali e oggi ospita eventi, concerti e convegni. Chissà che domani vi si possa celebrare anche qualche matrimonio.

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