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Varallo ricorda Luigi Poletti, imprenditore impegnato per il territorio

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Martedì 22 ottobre l’ultimo addio a Luigi Poletti. Anche il Gruppo Camosci e i Dughi ricordano l’imprenditore varallese.

Varallo ricorda l’imprenditore Luigi Poletti

La comunità varallese, il mondo dell’imprenditoria valsesiana e dell’associazionismo hanno detto per sempre addio a Luigi Poletti. Il funerale è stato celebrato martedì 22 ottobre nella collegiata di San Gaudenzio, dove in tanti hanno voluto stringersi al dolore dei familiari dell’imprenditore varallese, deceduto a 85 anni.

L’impegno per il territorio e l’associazionismo

Negli anni Cinquanta del secolo scorso era stato socio fondatore del Gruppo Camosci del Club alpino italiano e negli anni Settanta promotore del carnevale di Varallo Vecchio. Entrambi i gruppi hanno voluto ricordarlo pubblicamente con un’epigrafe al momento della sua scomparsa, partecipando al lutto.

«Era stato una delle colonne del Gruppo Camosci – ricorda l’attuale presidente Livio Magni –, ma Luigi era anche un amico, allegro, divertente, simpatico. Ricorderò per sempre le tante volte che siamo andati a sciare insieme…».

E anche i Dughi lo ricordano con il sorriso: «È stato uno dei promotori del carnevale nel 1971 quando è stata riorganizzata la prima paniccia di Varallo Vecchio – raccontano –. Si è ritirato poco dopo per motivi di lavoro».

La carriera di imprenditore

Ma il nome di Luigi Poletti è legato soprattutto alla sua azienda, la Poletti Luigi & C. snc, collocata in località Scopelle, azienda che si occupa di produzione di minuterie di precisione. È stato legato alla sua azienda finché la salute glielo ha consentito, stringendo sempre un rapporto sincero con i propri dipendenti.

Una persona che tutti in zona conoscevano e che tutti ricordano con stima. Anche il Comune di Varallo, l’amministrazione e i dipendenti si stringono al dolore della sorella Enrica, assessore prima nell’amministrazione Botta e attualmente nella giunta del sindaco Pietro Bondetti con deleghe ai servizi sociali, sanità, personale, cultura.

«Se ne è andato un personaggio simbolo per la nostra città – dichiarano Botta e Bondetti –. Ancora quest’estate ci eravamo visti per il suo matrimonio. Era una grande persona: solare e sempre disponibile».

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