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Varallo saluta Cecilia, sacrestana a Crevola: aveva quasi 100 anni

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Il prossimo febbraio avrebbe compiuto un secolo di vita. Si è spenta lunedì sera a 99 anni e dieci mesi Cecilia Festa vedova Rotti. Era nata il 12 febbraio 1922. La ricordano con affetto sia il prevosto di Varallo, don Roberto Collarini, sia il parroco di Quarona, don Matteo Borroni. Era da sempre molto legata alla parrocchia e per parecchio tempo ha ricoperto il ruolo di sacrestana a Crevola.

Varallo saluta Cecilia

«Tutta la nostra gratitudine sincera e la nostra preghiera vanno alla nostra sacrestana “tuttofare” Cecilia, che alla comunità ed alla chiesa di Crevola ha sempre generosamente dato il meglio del suo cuore e della sua creatività, mettendoci sempre la sua vivace determinazione e il suo grintoso piglio tutto valsesiano. Riposa in pace», scrive in una nota sul suo profilo social don Roberto, mentre don Matteo nel dare la notizia della sua morte sempre sul web, scrive: «Cara Cecilia, oggi hai terminato il tuo lungo e intenso cammino terreno alla soglia dei 100 anni. Ora riposa in pace insieme ai tuoi cari».

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Rimasta vedova una cinquantina di anni fa, Cecilia Rotti si è stabilita definitivamente a Crevola dopo che per anni aveva seguito il marito che lavorava in marina. La passione per i viaggi l’ha accompagnata fino alla vecchiaia, come riferisce don Roberto. «Ha girato molto l’Italia. Abitava nelle località portuali dove il marito si imbarcava. Rimasta vedova quarantenne, ha fatto ritorno in Valsesia nella sua amata Crevola. Ma la passione per i viaggi non l’ha mai persa. Ha viaggiato fino a ottant’anni».

Impegno in chiesa

Tornata a Crevola si è sempre data molto da fare per la parrocchia, prima come collaboratrice di don Giuseppe Marcodini, storico parroco della frazione varallese, poi di don Gianfermo e infine di don Roberto. Ed è proprio il prevosto a ricordare quanto lei ha fatto per le chiese della frazione: «E’ stata la sacrestana storica della parrocchiale, ma si occupava anche della chiesa vecchia del cimitero, della chiesa della Madonna di Lourdes e di quella di San Francesco in occasione delle celebrazioni. Pensava lei a tutto, dai paramenti agli addobbi. Aveva ricamato anche delle tovaglie per gli altari e durante i suoi viaggi in Cina, in Giappone, nei paesi arabi comprava tessuti molto raffinati con cui faceva confezionare casule, pianete per i sacerdoti. Per cui la parrocchia di Crevola vanta paramenti realizzati con stoffe che provengono dai mercati e dai negozi di questi paesi, molto belle e pregiate e molto particolari. Noi a Crevola abbiamo grazie a Cecilia paramenti che un po’ rispecchiano l’internazionalità. Pertanto esprimo la mia gratitutine a questa donna molto ferma, creativa, generosa, che ha fatto tanto per la nostra comunità. Gratitudine e anche un po’ di rimpianto perchè è stata una donna che ha messo la propria anima e il suo cuore in tutto quello che ha fatto».

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