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Vengono al pettine i problemi della fusione che ha generato Valdilana. La lettera

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«Vengono al pettine i nodi del Comune unico». Da due ex consiglieri comunali riceviamo e pubblichiamo.

Vengono al pettine i problemi della fusione

Da due ex consiglieri comunali di Trivero, Piero Casula e Lidia Villanova, riceviamo e pubblichiamo.

Come ampiamente riportato dagli organi di stampa, noi siamo stati i consiglieri comunali di Trivero che sin da subito si sono opposti alla fusione a freddo di Valdilana. E non avremmo immaginato mai che i nodi al pettine sarebbero arrivati così presto, aumentando in modo esponenziali i valdilanesi scettici.

Le cause di questa insofferenza sono le promesse non mantenute, i tagli nei municipi, le aspettative disattese, i servizi persi. A queste realtà drammatiche si aggiunge una pessima gestione del nostro Comune.

Poche promesse mantenute

A oggi, di tutti i grandi progetti promessi, possiamo constatare solamente quello dell’accoglienza ai migranti: 800.000 euro che verranno gestiti da una cooperativa per ospitare una dozzina di persone. Abbiamo assistito, purtroppo, anche a un’emorragia di soldi pubblici per il centro estivo a 5 stelle, anche quello gestito da cooperative che hanno scalzato degli ottimi animatori locali volontari! Nel nostro Comune la tensione è salita alle stelle per gli ultimi provvedimenti assunti in municipio.

La protesta contro il Piano scuole

La miccia è esplosa con il Progetto Scuola imposto dai politicanti locali. Notevole l’affermazione del sindaco nel dire che vuole anticipare i tempi per risolvere i problemi. Eppure è la stessa persona che pochi mesi fa ha speso 150mila euro di soldi pubblici per la scuola di Ponzone, per poi decretarne la chiusura a breve. Particolare anche la scelta dell’assessore all’istruzione, che ha deciso di spostare la famosa “sezione staccata” a Valle Mosso, e le scuole di Valle Mosso di farle salire a Mosso.

Scelte insensate e contro corrente

Con questo atto scriteriato senza senso, Valdilana acquisisce una notorietà mondiale: siamo l’unico comune dell’intera galassia che chiude le scuole situate in centro nelle frazioni più popolose (Valle Mosso e Ponzone), per spostarle nelle frazioni di confine. Forse questo spiega il motivo per cui Valdilana ha una perdita di alunni, che optano per le scuole di comuni limitrofi.

L’assistente comunale: un’altra spesa inutile

Mentre saliva la tensione con svariate forme di protesta per queste scelte, veniva alla luce un bando, non pubblicizzato dall’amministrazione, che prevede una spesa di 60mila euro in tre anni. Si cerca un uomo di staff, forse collaboratore, probabilmente portaborse, come hanno i sindaci delle metropoli. Una scelta agghiacciante, volutamente elusa durante i dibattiti pro-fusione, che non tiene minimamente conto della grave situazione economica del nostro paese e delle nostre famiglie. Bene hanno fatto gli ex amministratori Franco Foglia Parrucin e Clara Mello Rella a proporsi gratuitamente, perché giustamente ritengono assurdo assumere questa figura, avendo a disposizione una giunta di 6 persone, più 4 prosindaci e 17 consiglieri!

Mantenendo il nostro “stile”, vogliano invitare Carli a non spendere soldi pubblici, se ha qualche assessore “desaparecidos” lo cambi e usi i soldi pubblici per le vere esigenze del territorio! Leggere sui canali d’informazione che i volontari cercano beni di prima necessita per decine di famiglie in forte crisi economica, mentre soldi pubblici vengono spesi per portaborse è inaccettabile!

Conclusioni

Non ci consola sentirci sempre più spesso dire: “avevate ragione”. Ci preoccupa drammaticamente un paese in declino a cui si aggiungono tensioni nate in municipio da scelte scellerate. Vi preghiamo di fermarvi, di riflettere, di coinvolgere veramente i cittadini. C’è il grave rischio che, come si suol dire, l’operazione (politica) Valdilana è riuscita, ma il paziente (territorio) purtroppo e morto!»

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