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Zona gialla da lunedì: ma applicare le regole è un rebus
Zona gialla in arrivo in Piemonte: si parte lunedì 26 aprile.
Zona gialla da lunedì
Arriva la zona gialla in Piemonte: un passo verso le riaperture. La data del ritorno alla normalità sarà lunedì 26 aprile, quando almeno 11 regioni dovrebbero passare in zona gialla: tra queste Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Roma- gna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Veneto. Stesso colore anche per le province autonome di Trento e Bolzano.
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Le nuove regole
Giallo significherà innanzitutto potersi spostare liberamente tra comuni e regioni, ma anche poter tornare a scuola, a teatro, al cinema, a cena anche di sera. Ma le regole e le limitazioni decise sono in molti casi davvero assurde. Sarà insomma una sorta di “libertà vigilata”.
Ecco le principali disposizioni del decreto, che è stato approvato ieri dal consiglio dei ministri.
Gli spostamenti
Da lunedì dunque ci si potrà spostare tra Comuni e regioni senza bisogno dell’autocertificazione, purché località di partenza e di arrivo siano entrambe in zona gialla. Restano però dei limiti legati alle visite a parenti e amici: fino al 30 aprile varranno le regole attuali (in due e solo una volta a giorno), mentre dall’1 maggio al 15 giugno si potrà anche essere in quattro (più i figli minorenni o eventuali disabili), ma sempre solo una volta al giorno. Sempre raggiungibili (anche nelle zone rosse) le seconde case, purché prese in affitto o acquistate prima del 14 gennaio e solo se al suo interno ci saranno persone conviventi.
Tra regioni
Il nuovo decreto prevede però anche la possibilità di spostarsi tra regioni rosse e arancioni. Per farlo, però, occorrerà avere il cosiddetto “green pass”, una sorta di salvacondotto che scatterà in tre casi: certificato di guarigione dal covid del proprio medico o dall’ospedale, certificato di vaccinazione con la doppia dose (entrambi avranno la validità di 6 mesi) o negatività al tampone rapido o molecolare (e in questo caso la validità sarà di 48 ore). Il passaporto verde, però, non servirà soltanto per gli spostamenti, ma anche per poter partecipare a manifestazioni e spettacoli all’aperto con più di mille persone.
Il coprifuoco
Il Governo ha scelto nonostante le pressioni, di mantenere il coprifuoco almeno fino al 31 luglio. Si era discusso della possibilità di posticiparlo di un’ora: non più dalle 22 alle 5, ma dalle 23 alle 5, ma Mario Draghi ha deciso di mantenere la regola attuale, nonostante la con- trarietà della Lega, che per questo ha deciso di astenersi. Possibile che da giugno ci possa essere il passaggio dalle 22 alle 23.
Le scuole
Lunedì sarà anche il giorno del rientro a scuola di quasi tutti gli studenti. La regola generale fissata nel decreto prevede lezioni in presenza per gli alunni di elementari, medie e almeno al 50 per cento per le superiori, che però potranno adottare forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica. Per le superiori nelle zone gialle e arancioni dovranno essere garantite lezioni in presenza ad almeno il 60 per cento e fino al 100 per cento della popolazione studentesca.
Bar e ristoranti
Nelle regioni in fascia gialla, fino al 30 maggio ristoranti e bar potranno tornare a fare servizio al tavolo anche alla sera, ma soltanto all’aperto. Dall’1 giugno invece si potrà tornare a mangiare e bere anche all’interno, ma soltanto fino alle 18, mentre all’esterno il servizio potrà continuare fino alle 22. Nelle zone arancioni e rosse, invece, bar e ristoranti continueranno a stare chiusi per tutto il giorno. Sempre aperti, infine, gli autogrill e i bar negli ospedali e negli aeroporti.
Cinema e spettacoli
Da lunedì in fascia gialla si potrà tornare anche al cinema, a teatro e ai concerti. Mille il numero massimo di persone ammesse negli spettacoli all’aperto, la metà al chiuso. E comunque la capienza consentita non potrà essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata. Gli spettatori dovranno stare tutti seduti e distanti almeno un metro gli uni dagli altri (escluso i conviventi). Obbligatoria la prenotazione.
Sport
Dall’1 giugno porte aperte anche per stadi e palazzetti, ma solo per gare di interesse nazionale: la capienza non dovrà comunque essere superiore al 25 per cento di quella massima consentita, fino a un limite di 500 persone al chiuso e di mille all’aperto. Se la situazione epidemiologica sarà favorevole, potrà essere consentito l’ingresso anche a più di mille persone, purché però in possesso della green card.
Calcetto, palestre e piscine senza docce
Da lunedì si potrà tornare a giocare a calcio e calcetto e agli altri sport di contatto. Ma non sarà possibile utilizzare gli spogliatoi per farsi la doccia. Nelle zone gialle il 15 maggio riapriranno i battenti anche le piscine all’aperto, mentre bisognerà attendere l’1 giugno per la ripresa delle attività delle palestre. Anche in questo caso spogliatoi e docce off limits e varranno le solite limitazioni (ingressi contingentati con prenotazioni, mascherine, distanza di sicurezza).
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