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Borgosesia festeggia i 100 anni del barbiere di Cravo

Erasmo Nalin festeggiato in casa dai suoi familiari e dal vicesindaco.

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Borgosesia festeggia i 100 anni del barbiere di Cravo. Erasmo Nalin festeggiato in casa dai suoi familiari e dal vicesindaco.

Borgosesia festeggia i 100 anni del barbiere di Cravo

Compleanno centenario a Borgosesia. A raggiungere il secolo di vita il giorno 1 luglio è stato Erasmo Nalin, storico barbiere di Cravo. E’ stato festeggiato nella sua abitazione dai familiari e dal vicesindaco Eleonora Guida che ha portato gli auguri del Comune.

Dal dramma della guerra al negozio da barbiere

Erasmo Nalin, nato l’1 luglio 1924 in Veneto, si è trasferito trentenne a Borgosesia. In gioventù ha conosciuto il dramma della guerra: nel 1942, all’età di 18 anni viene fatto prigioniero e mandato in Germania. Lì in un primo momento è associato ad un campo di concentramento, poi trasferito in un campo di lavoro in una fabbrica della Siemens per lavorare come aiuto cuoco.

«In fondo – ricorda – la seconda parte della prigionia, quella in cui ero nel campo da lavoro, non mi ha lasciato un brutto ricordo: il lavoro mi dava dignità, ero anche pagato, e il cibo non è mai mancato».

A Borgosesia, Nalin è arrivato nel 1955: qui si è sposato con Maria e dal matrimonio sono nati i figli Iginio e Cinzia. Nello stesso anno apre il negozio da barbiere, a Cravo, dove lavora per 37 anni. Dopo la pensione, insieme alla moglie ha iniziato a prendersi cura delle colonie di gatti del rione, occupandosi di farli sterilizzare, sfamarli e accudirli: un impegno svolto con passione da entrambi, tanto che in città la moglie era conosciuta come “la Maria dei gatti”.
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L’ultimo rimasto a Borgosesia ad aver vissuto l’esperienza da internati in guerra

Oltre ai figli, Nalin è attorniato dall’amore dei nipoti Fabrizia, Michela ed Andrea. «Papà è molto lucido – dice la figlia Cinzia -, c’è una signora che si occupa delle faccende domestiche, per il resto è autonomo. A Borgosesia erano 150 ad aver vissuto l’esperienza da internati nel periodo di guerra, e lui è l’ultimo rimasto: ama raccontare i particolari di quel periodo, per far sì che non se ne perda il ricordo. Sente il dovere della testimonianza».

Emozione per la storia di Erasmo

Al centenario sono giunti gli auguri e l’omaggio floreale del Comune con la visita di Eleonora Guida: «E’ sempre una grande gioia per me incontrare i centenari borgosesiani – dice il vicesindaco -. Ogni volta, vedere i loro occhi felici e ascoltare le storie delle loro vite, mi regala grandi emozioni. Nel caso di Erasmo, è stato commovente sentire la sua storia, fatta di serenità familiare e professionale, ma anche del ricordo del duro periodo vissuto in Germania da internato, al tempo della seconda guerra mondiale».

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