Attualità
Frenata sul blocco degli euro 5. L’assessore regionale: studiamo ipotesi alternative
La politica si muove dopo le proteste in vista dello stop del 15 settembre. Coinvolta anche Borgosesia.
Frenata sul blocco degli euro 5. L’assessore regionale: studiamo ipotesi alternative. La politica si muove dopo le proteste in vista dello stop del 15 settembre.
Frenata sul blocco degli euro 5. L’assessore regionale: studiamo ipotesi alternative
Il disappunto di molti sindaci e le proteste di cittadini (per il 14 settembre si sta organizzando una manifestazione davanti all’assessorato regionale a Torino) stanno spingendo Regione Piemonte e Governo a riconsiderare il blocco delle auto euro 5 deciso per il 15 settembre in una settantina di comuni, compresi Borgosesesia e Valdilana (che però ha già fatto sapere che non aderirà).
«Stiamo lavorando con Arpa – ha dichiarato all’Agi l’assessore Matteo Marnati – per elaborare una possibile rimodulazione del piano che, anziché prevedere il blocco della circolazione dei veicoli euro 5, punti per esempio ad incentivarne la sostituzione definitiva con una campagna di rottamazioni. Naturalmente per fare questa operazione abbiamo bisogno di più tempo. Per questo abbiamo chiesto al ministro Gilberto Pichetto di venirci incontro, concedendoci la sospensione del blocco».
Insomma, la “tagliola” che dovrebbe scattare il 15 settembre non appare più così scontata, anche se provvedimenti ufficiali al momento non ce ne sono.
Le proteste di questi giorni
Dopo la conferma del blocco, da più parti si sono levate proteste. A partire da molti dei sindaci che dovrebbero chiudere il centro cittadino alle auto considerate più inquinanti, come Borgosesia. Ma anche lo stesso ministro Matteo Salvini aveva chiesto di fermare «l’ennesima forzatura di Bruxelles sui temi green».
Inizialmente Marnati e anche il presidente Alberto Cirio sembravano decisi a tirare diritto, pur con qualche cautela («La procedura di infrazione dell’Europa ci impone misure molto pesanti che siamo costretti ad attuare. Sono decisioni, però, che gravano fortemente sulle spalle di famiglie e imprese in un momento storico già estremamente difficile»). Adesso però pare essersi aperta una strada per un possibile slittamento del blocco, in attesa di definire in altro modo le misure a protezione dell’aria che chiede l’Unione europea.
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Carmen
26 Agosto 2023 at 10:59
Bene, quando vogliono sanno usare il cervello e trovare soluzioni alternative.
Piera
26 Agosto 2023 at 14:49
chi abita in piccoli paesi dove non c’è neanche un negozio alimentare…usa la macchina x andare a lavorare,fare la spesa andare in posta,all’ospedale….non può affidarsi al mezzo pubblico che passa una volta al giorno…cambiare la macchina vuole dire avere soldi…un pensionato come fa???E vergognoso toglierci la libertà della vita quotidiana…mettere la scatola nera…altra tassa non bastano assicurazione,collaudi e mi viene da ridere il bollo(tassa sulla circolazione,)..e poi controlli come se fosse un delinquente….basta usate il cervello ogni tanto
Aldo
26 Agosto 2023 at 15:12
il cervello lo usano quando sentono il fuoco al sedere.un giorno o l’altro quando le persone non avranno più pazienza sentiranno pure le pedate nel sedere è solo questione di tempo
Silvio
28 Agosto 2023 at 8:57
…………….Che succederà, allora? «L’Europa ci ha chiesto dei risultati, ma non ci ha imposto nulla sul come raggiungerli. Noi siamo pronti a rivedere il paradigma, mantenendo l’impegno a rispettare gli obiettivi ma senza colpire unicamente la mobilità privata. Deve però essere il governo a chiederci di rimodulare gli interventi. Abbiamo le mani legate perché solo Roma può intervenire» precisa l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati. Il blocco dei diesel Euro 5……………………..
MAURIZIO TROPEANO, PAOLO VARETTO
La Stampa 28 Agosto 2023 alle 07:11
Adesso non è più l’europa. Si torna a Roma ladrona
Mettetevi d’accordo