«Gentilezza e professionalità all’ospedale di Borgosesia»

«Gentilezza e professionalità all’ospedale di Borgosesia». Claudina De Bernardi, titolare del Caffè del Ponte a Varallo, vuole ringraziare il personale del “Santi Pietro e Paolo”.

«Gentilezza e professionalità all’ospedale di Borgosesia»

Un problema di salute, la corsa in ospedale, le cure: e tutto finisce bene per una donna di Varallo, che racconta ora la sua esperienza e fa giungere i ringraziamenti al personale dell’ospedale di Borgosesia per la professionalità e la scrupolosità.

Claudina De Bernardi, ottantenne di Varallo, nei mesi scorsi era stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Borgosesia per una ischemia transitoria, dovuta ad un improvviso innalzarsi della pressione sanguigna: «Tutto il personale si è occupato di me in modo molto gentile ed affettuoso – racconta lei -, spiegandomi con calma e semplicità cosa era successo, tranquillizzandomi sull’esito positivo, poiché di lì a qualche giorno quei sintomi preoccupanti si sarebbero dileguati, ma avrei dovuto sottopormi a controlli accurati per indagare la causa di ciò che mi era accaduto».

Festeggiato i 48 anni del Caffè del Ponte

Nel frattempo Claudina è stata sottoposta agli esami necessari e alla sera è stata dimessa e ha potuto rientrare a casa. «Il personale si è occupato di prenotarmi tutte le visite specialistiche e gli accertamenti necessari, presso l’ospedale di Alessandria e di Tortona, dai quali è emerso che una valvola del cuore si era bloccata, quindi mi è stata data una cura e oggi fortunatamente sto bene, e domenica, con mio marito e i miei figli, ho potuto festeggiare i quarantotto anni del Caffè del Ponte che avevamo aperto prima in via Osella, poi trasferito in via Scarognini. In occasione della riuscitissima “Festa della Musica” grazie ad Enrico Vinzia, un vero mattatore, abbiamo fatto una bellissima festa con sangria per tutti».

Claudina De Bernardi, con il marito Michele Tosi e la figlia Cristina, ora ha ripreso il suo posto dietro il bancone: «Ringrazio di cuore medici e infermieri e mi auguro che il loro operare con scrupolo e professionalità sia riconosciuto ed apprezzato».
Piera Mazzone

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