Borgosesia e dintorni
Incendio a Cavaglia, il proprietario salvo grazie alla luce del cellulare
Il sindaco racconta quelle ore drammatiche: paura per gli altri edifici, tutti gli abitanti della frazione hanno trascorso la notte in piedi.
Incendio a Cavaglia, il proprietario salvo grazie alla luce del cellulare. Il sindaco racconta quelle ore drammatiche: paura per gli altri edifici, tutti gli abitanti della frazione hanno trascorso la notte in piedi.
Incendio a Cavaglia, il proprietario salvo grazie alla luce del cellulare
La casa distrutta dall’incendio, con tutto quanto conteneva: in pochi minuti ha perso tutto, e si è ora trasferito a Borgosesia ospite della madre, il proprietario dell’abitazione andata in fiamme a Cavaglia, frazione di Cellio con Breia, il 25 gennaio. Un rogo che ha rischiato di avere conseguenze ancora peggiori tanto che tutti gli abitanti della frazione di Cellio con Breia hanno trascorso in piedi e in ansia la notte tra giovedì 25 e venerdì 26 sino alla conferma che il fuoco era stato completamente spento.
L’incendio ha coinvolto una casa a due piani: l’alloggio a piano terra era occupato dall’uomo, mentre il piano superiore era vuoto, utilizzato come seconda casa dai proprietari. Svegliato verso l’una da un forte odore, fondamentale è stata l’illuminazione del telefono cellulare, in quanto la luce era già fuori uso, che ha permesso all’occupante di rendersi conto che l’abitazione era invasa dal fumo. Ha subito raggiunto l’esterno, mettendosi in salvo e chiamando i soccorsi.
Il racconto del sindaco
«Poco dopo l’1 ho ricevuto la sua chiamata per avvertirmi di quanto stava accadendo – racconta il sindaco Daniele Todaro -. Mentre raggiungevo Cavaglia ho chiamato i vigili del fuoco che non hanno tardato ad arrivare. Quando ho raggiunto Cavaglia, ho trovato la casa già invasa dalle fiamme».
Come primo intervento, con l’ausilio delle manichette comunali è stata sparsa acqua nella zona vicina alla casa: «Insieme a un ragazzo che stava rientrando in quel momento e si è reso disponibile ad aiutare, abbiamo avvisato tutti gli abitanti delle case vicine e chiesto loro di allontanarsi – spiega il primo cittadino -. Pochi minuti dopo c’è stato un forte fragore, pensavamo si trattasse di una bombola del gas, poi si è scoperto che era un elettrodomestico esploso. In mezz’ora la casa è stata distrutta».
I vigili del fuoco intervenuti dai reparti di Varallo e Romagnano hanno permesso di circoscrivere le fiamme affinchè non si propagassero alle abitazione vicine. Il loro lavoro è proseguito per tutta la notte, e le operazioni di bonifica sono andate avanti per tutta la mattinata successiva e nelle prime ore del pomeriggio. L’origine dell’incendio è probabilmente da imputare a un cortocircuito. Lo stabile è inagibile, e dovrà essere sottoposto a breve a una verifica completa sulla staticità e sulle condizioni di sicurezza.
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