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La proposta del Pd: meglio accorpare le Asl, piuttosto che ridurre i sarvizi
Riflessioni e spunti dai referenti del Partito democratico di Valsesia e Valsessera.

La proposta del Pd: meglio accorpare le Asl, piuttosto che ridurre i sarvizi. Riflessioni e spunti dai referenti del Partito democratico di Valsesia e Valsessera.
La proposta del Pd: meglio accorpare le Asl, piuttosto che ridurre i sarvizi
Dal Partito democratico di Valsesia e Valsessera riceviamo e pubblichiamo uina riflessione sui problemi della sanità locale.
«Dopo le fantasiose dichiarazioni del neo direttore dell’Asl su di una inesistente cardiologia definita pure eccellente e sul misterioso hub sanitario di Borgosesia, gli amministratori locali e gli esponenti di centrodestra valsesiani si sono come destati da un sonno sull’ospedale che durava quasi da un anno. È il punto nascite che ha fatto da sveglia ma se ci limitassimo allo specifico non coglieremmo che in discussione non c’è solo questo ma la prospettiva dell’ospedale di Borgosesia».
«Augurandoci che ci sia tale consapevolezza, noi comunque riteniamo che i circa 50mila abitanti della zona abbiano bisogno di un piccolo ed efficiente presidio ospedaliero. Le ragioni sono varie, ma la più semplice è che la nostra area è prevalentemente montana dove le distanze, come tutti sanno, contano molto. Per esempio la distanza da Alagna ai centri sanitari provinciali è di un’ora e mezzo circa anche per autoambulanza a segnalatori attivi e di circa due ore per il cittadino che si muove con mezzi privati».
«Il tema dei trasporti è notoriamente uno degli aspetti non secondari della nostra realtà socio-sanitaria malgrado il lodevole essenziale contributo del volontariato locale. Tornando alla sanità dobbiamo osservare sulla base di una ultradecennale esperienza che l’Asl di Vercelli non è in grado o non si sente predisposta a gestire il tema ospedaliero della Valsesia».
L’idea di accorpare quattro Asl
«Ecco allora che la Regione Piemonte è, secondo noi, richiesta di affrontare il problema ospedaliero valsesiano in un ambito territoriale più ampio che tecnicamente si definiva il “quadrante” corrispondente alle cinque Asl di Vc, Bi, Vco, No e Borgomanero. Osserviamo – di passaggio – che le quattro province interessate, messe insieme, non fanno neppure gli abitanti della “adiacente” provincia di Varese. Si direbbe (e vogliamo tirare un sasso in piccionaia) che un alleggerimento o accorpamento delle Asl sarebbe consigliabile».
«È evidente: meno Asl, meno direttori generali, meno uffici di direzione ecc. uguale a meno spesa. Con una normativa riguardo al personale che ovviamente non lasci nessuno per strada. Ecco un punto concreto di riduzione dei costi. Ed ecco accresciuta la possibilità di garantire a livello di quadrante ai 50mila abitanti del bacino di Borgosesia un servizio ospedaliero di base».
I medici introvabili
«Ciò detto per quanto riguarda la prospettiva in generale del nostro ospedale, sul punto nascite in specifico prima di dichiarare spenta per un tempo indefinito la possibilità di nascere in Valsesia, facciamo senz’altro la verifica della sicurezza ma teniamo conto della nostra realtà montana. Comunque Borgosesia possiede una sala parto che, oltre al gradimento delle utenti, registra anche l’opinione di esperti che l’hanno visitata e l’hanno considerata una delle più attrezzate e belle sale parto del Piemonte. Sarebbe una brutta cosa lasciarla deperire inutilizzata!»
«Per quanto riguarda il territorio noi siamo ultrasensibili ma nel contempo ci domandiamo: Come facciamo a valorizzare i servizi territoriali se i medici stanno diventando per noi periferici quasi una “specie in via di estinzione” a cui si associa la mancanza strutturale di personale infermieristico? Ai medici di base che qui operano va un doveroso encomio per il lavoro che svolgono in una situazione così disagiata. I cittadini meno abbienti o i poveri senza – per ora – servizi alternativi, quando stanno male hanno almeno un riferimento nell’ospedale di base in mancanza del quale non si saprebbe a chi rivolgersi».
«Ci è sempre più chiaro che è necessario un nuovo patto sociale se si vuole riassestare economicamente e riassettare normativamente, innovando il Servizio sanitario nazionale che a parole tutti considerano una grande conquista civile a cui non rinunciare ma la realtà è purtroppo quella che è».
Pd Valsesia Valsessera
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