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Molestie sessuali sul lavoro: valsesiano rischia quattro anni e mezzo di carcere

Una donna accusa il suo superiore, lui continua a proclamarsi innocente.

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Molestie sessuali sul lavoro: valsesiano rischia quattro anni e mezzo di carcere. Una donna accusa il suo superiore, lui continua a proclamarsi innocente.

Molestie sessuali sul lavoro: valsesiano rischia quattro anni e mezzo di carcere

Chiesta una condanna di quattro anni e sei mesi per un valsesiano accusato di violenza sessuale sul luogo di lavoro. L’uomo è a processo per una serie di episodi che sarebbero avvenuti avvenuti tra Valsesia e alto Novarese.

La vittima, una giovane donna residente in zona, è assistita dall’avvocato Fabrizio Lauti, mentre l’imputato è rappresentato dall’avvocato Enrico Barlassina che nell’ultima udienza ha chiesto al tribunale di riconoscere l’incompetenza territoriale visto che l’episodio di violenza sessuale più grave si sarebbe verificato in provincia di Novara.

Una dipendente e il suo superiore

Imputato e vittima erano entrambi dipendenti, all’epoca dei fatti, di una azienda che lavora nel settore della ristorazione collettiva. Lei in quel periodo aveva bisogno di lavorare e aveva iniziato da poco nel settore alimentare, dove in alcune occasioni era affiancata al responsabile. Il compito di quest’ultimo era quello di mostrarle in cosa consisteva il lavoro e istruirla al meglio per gestire il mercato.

A un certo punto però, secondo l’accusa, aveva iniziato a “provarci” con la giovane collega, che però da subito aveva cercato di bloccarlo. Poi però il suo modo di fare si era fatto sempre più pesante ed esplicito con apprezzamenti diretti, a volte anche forti.

«Ero paralizzata davanti a questa situazione», aveva confermato la donna nell’udienza di un anno fa quando era stata sentita dal giudice. L’uomo, sempre secondo il racconto fornito dalla vittima, era addirittura arrivato a prometterle un contratto a tempo indeterminato in cambio ovviamente di qualcos’altro.

Non vedendo la donna cedere era arrivato a metterle una mano nei pantaloni tentando di baciarla

Lui si è sempre proclamato innocente

L’uomo ha sempre negato ogni addebito. Nell’ultima udienza l’avvocato difensore ha fatto notare che le testimonianze raccolte non avrebbero delineato il quadro accusatorio sostenuto dal pm e dalla parte offesa.
Nelle prossime settimane dovrebbe arrivare la sentenza con la decisione del tribunale di Vercelli.

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