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Morì cadendo dal ponteggio a Borgosesia, due a processo

Nessuno vide che cosa stava accadendo: la perizia serve quindi per stabilire che il volo dall’impalcatura non fu provocato da altre cause.

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Morì cadendo dal ponteggio a Borgosesia, due a processo. Nessuno vide che cosa stava accadendo: la perizia serve quindi per stabilire che il volo dall’impalcatura non fu provocato da altre cause.

Morì cadendo dal ponteggio a Borgosesia, due a processo

La morte è da imputare al trauma cranico causato dalla caduta, non ci sono altri elementi. Questa in sintesi la tesi del perito incaricato dalla procura di Vercelli per far luce sulla morte di Stefano Marola, l’operaio edile di 51 anni che perse la vita nel giugno del 2021 cadendo da un tetto di un edificio di via San Rocco a Borgosesia. Nell’ultima udienza infatti è stato ascoltato il perito.

Questo ha ribadito un nesso causale tra la caduta e la successiva morte: un dato banale solo in apparenza, perché in realtà nessuno ha assistito alla tragedia. Quindi la perizia di fatto esclude che l’uomo possa avere avuto un malore o che il volo ebbe altri fattori a monte. Il caso per il perito va quindi visto come un «evento infortunistico casuale, senza altre cause».

Il dramma del 7 giugno

L’incidente avvenne lunedì 7 giugno 2021. L’operaio 51enne era impegnato in un intervento di rifacimento del tetto di uno stabile di due piani. A un certo punto cadde dal ponteggio e finì a terra. I colleghi stavano lavorando in un’altra zona del cantiere: fu quindi un incidente senza testimoni oculari.

Furono comunque loro ad accorgersi dell’accaduto e dare subito l’allarme. Sul posto arrivarono i vigili del fuoco e gli operatori sanitari del 118. Marola, che aveva picchiato la testa, fu portato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Novara, ma le sue condizioni apparvero fin da subito molto gravi. Inizialmente sembrava che la situazione potesse migliorare, ma poi le cose presero una piega diversa. E alla fine, nonostante gli sforzi dei medici, dopo un paio di settimane sopraggiunse il decesso.

In seguito, sono finiti a processo il titolare dell’impresa edile per la quale lavorava Marola e il geometra responsabile del cantiere. Ovviamente il magistrato vuole verificare se a carico dei due vi siano specifiche responsabilità in quanto accaduto. Uno dei due la prossima udienza si sottoporrà all’esame imputato. Nelle scorse udienze davanti al giudice hanno testimoniato altre persone, compresi i carabinieri che erano intervenuti dopo l’incidente.

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