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Morti lo stesso giorno dopo 68 anni di matrimonio. Adriana è nata a Borgosesia, Mariano a Ponzone
Il destino ha voluto che i coniugi Ubertino non dovessero mai separarsi. Sono spirati a 12 ore di distanza l’una dall’altro.
Morti lo stesso giorno dopo 68 anni di matrimonio. Adriana è nata a Borgosesia, Mariano a Ponzone. Il destino ha voluto che i coniugi Ubertino non dovessero mai separarsi. Sono spirati a 12 ore di distanza l’una dall’altro.
Morti lo stesso giorno dopo 68 anni di matrimonio. Adriana è nata a Borgosesia, Mariano a Ponzone
Da tempo abitavano a Biella, ma sono ben conosciuti anche in Valsesia e a Valdilana. Mariano Ubertini, 94 anni, era nato e vissuto a lungo a Ponzone; Adriana Baumann, 88 anni, figlia di un dentista svizzero, era di Borgosesia. Si erano sposati nel lontano maggio 1955. E la scorsa settimana, dopo quasi 70 anni (68 per la precisione) di matrimonio, se ne sono andati a poche ore l’uno dall’altra.
E’ accaduto venerdì scorso. Entrambi erano ricoverati all’ospedale di Ponderano: la donna era in reparto da un paio di settimane, il marito è arrivato una decina di giorni dopo. Le loro condizioni sono via via peggiorate, e alla fine è arrivato l’epilogo.
Adriana è mancata nelle primissime ore del 15 dicembre, verso le due del pomeriggio se n’è andato anche Mariano. I familiari hanno pubblicato un unico annuncio funebre, con una bella foto di loro due seduti vicino sul divano. Unico anche il funerale, celebrato lunedì scorso nella chiesa di San Biagio a Biella.
Una vita nel mondo del tessile
Un lutto, come accennato, che tocca da vicino anche Borgosesia e Ponzone, i due centri da cui erano originari i coniugi. Mariano Ubertini aveva iniziato a lavorare in un’azienda tessile del basso Triverese: era bravo, e ha trovato ben presto l’occasione per avviare una carriera più gratificante a Milano, sempre nel mondo del tessile. L’esperienza dura una decina di anni, poi la coppia si trasferisce a Biella, perché l’azienda aveva aperto un proprio ufficio nel capoluogo laniero. E nel capoluogo laniero resterà fino alla fine.
Adriana Baumann invece aveva solide radici a Borgosesia: il cognome lascia subito trasparire una discendenza tedesca (più precisamente della Svizzera tedesca, di cui era originario il padre dentista). Era stata proprietaria della villetta in stile nordico che domina il viale Duca d’Aosta, davanti alla rotatoria per la stazione ferroviaria. Un altro parente, il patrigno, era stato proprietario proprietario di una macelleria in centro. Conosciuto Mariano, lo seguì nei suoi spostamenti di lavoro, ma di Borgosesia e della valle conservò sempre un ricordo affettuoso. Con lui mise al mondo due figlie, Edith e Laura.
Negli ultimi tempi si era ammalata, ma aveva avuto almeno il conforto di un marito sempre premuroso e sempre vicino. I due erano assistiti in particolare dalla figlia Edith. Poi la situazione si era aggravata, e la donna era stata costretta a ricoverarsi in ospedale a Ponderano. Seguita anche dal marito, come si è detto.
Una vita insieme, un destino parallelo fino all’ultimo giorno. Una coppia unita da sempre e per sempre.
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