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Quarona “multata” di 35mila euro per le lapidi distrutte

Ora il Comune ha quattro mesi per presentare un progetto di recupero e sospendere la sanzione. Intanto si affida a un legale per chiedere i danni.

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Quarona “multata” di 35mila euro per le lapidi distrutte. Ora il Comune ha quattro mesi per presentare un progetto di recupero e sospendere la sanzione. Intanto si affida a un legale per chiedere i danni.

Quarona “multata” di 35mila euro per le lapidi distrutte

Rischio multa da 35mila euro al Comune di Quarona per la perdita delle lapidi dei benefattori andate distrutte nella demolizione della scuola di Doccio. Lo ha stabilito la Soprintendenza alle belle arti e paesaggio. Per evitare la sanzione, l’amministrazione ha quattro mesi di tempo per presentare un progetto per il recupero dei manufatti. Nel frattempo, il Comune si affiderà a un legale per avviare la richiesta danni ai responsabili.

Il caso delle lapidi distrutte era esploso a settembre quando è stato evidente che delle due targhe restavano soltanto alcuni frammenti. Si trattava di un medaglione in marmo bianco raffigurante il doccese Giovanni Antonio Perincioli e un bassorilievo marmoreo di Aurelio Debiaggi e della sua famiglia. Le lapidi sono andate perse nei lavori di smantellamento del vecchio edificio (la demolizione è avvenuta a luglio) per consentire la costruzione di una nuova struttura scolastica.

Partito l’iter per la sanzione

Dell’episodio è stata informata la Soprintendenza che ha effettuato un sopralluogo nell’area di cantiere constatando la distruzione delle opere e che ora, a conclusione dell’esame, ha disposto il procedimento sanzionatorio per violazione degli obblighi di protezione e conservazione.

Nel documento si evidenza che «il comportamento incurante del Comune ha prodotto un danno alle cose d’interesse culturale, irrimediabilmente distrutte. L’abbattimento è stato condotto senza le necessarie cautele che avrebbero obbligato alla salvaguardia e conservazione delle lapidi, o eventualmente al previo conseguimento di un’autorizzazione alla loro demolizione», ritenendo che non possa essere eseguita la reintegrazione delle opere perse: «i frammenti superstiti non consentono di procedere al ripristino delle lapidi».

Di conseguenza viene stabilita una sanzione di 34.934,29 euro «corrispondente al costo di un’ipotetica ricostruzione delle lapidi maggiorato di un valore risarcitorio pari a un terzo del costo». O come alternativa un progetto di recupero del materiale andato perso.

Il Comune contro l’azienda incaricata della demolizione

La comunicazione del provvedimento ha raggiunto il sindaco Francesco Pietrasanta: «Martedì ho incontrato i rappresentanti del “Comitato per la memoria dei benefattori”, Stefano Aietti e Franco Cameroni, con cui ho condiviso la nota pervenuta dalla Soprintendenza. Adesso abbiamo 120 giorni di tempo per presentare un nostro progetto per il recupero dei manufatti che potrebbe poi sostituire la multa. Il costo non è importante, importante è recuperare ciò che è stato perso e rispettare la storia di Doccio».

Il Comune si riserva tuttavia di procedere contro l’azienda incaricata della demolizione: «Per tutelare il Comune di Quarona ci siamo affidati a un avvocato che avrà anche il compito di chiedere i danni ai responsabili del disastro».

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